Un sound scottish-italico

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E’ timido e non ha nulla del divo rock, ma quando tira fuori la sua voce a graffio, densa e potente, Paolo Nutini spacca

Paolo Nutini, “una promessa del rock”, dopo questa serata al Forum di Assago si può dire che è diventato una certezza.

L’avevo visto un paio di anni fa a Villa Arconati, per un concerto bello, ma non del tutto convincente: era in procinto di entrare in studio per registrare Caustic Love, il suo terzo album, e dal vivo era stato coinvolgente, ma mancava qualcosa. Che cosa l’ho capito sabato 15 novembre al Forum, sold out nonostante la città fosse assediata dall’alluvione: a Nutini mancava un disco pieno di soul, blues e anima come appunto Caustic Love, album su cui si appoggia tutto il concerto.

Palco semplice, dieci musicisti solidi e capaci anche di tonalità morbide, sei proiettori giganti a illuminare il pubblico, schermo gigante che rimanda in salsa vintage le immagini riprese dal vivo del concerto.

Nutini è bravo, è timido, è gentile, non esibisce pose da divo ma scatena l’entusiasmo di migliaia di ragazze, che esultano ai primi piani sul maxischermo.

Paolo non ci bada, tira fuori la sua voce a graffio e butta sul palco la sua anima di scozzese di famiglia italiana per dare corpo a un suono denso, potente, vecchio e moderno al tempo stesso. Sembra di ascoltare un vinile a 33 giri della Stax, un sound vero e giovane ma con radici piantate nella storia. Pezzi come Scream (con cui apre il concerto alle 21.35) e Better Man sono già dei classici, e brani del suo primo disco come Jenny Don’t Be Hasty vengono mixati con New Shoes, altra hit del primo fortunato album These Street.

Nutini non sta fermo sul palco e non sta fermo nemmeno il suo repertorio: tra i brani migliori della serata va citata Pencil full of lead: su disco è un pezzo jazz stile anni quaranta, qui  è riarrangiata diventando una soul hit incredibile e trascinante. Chiude alle 22.53 con Iron Sky, poi torna con i bis, fra cui va citato l’ormai consueto omaggio alle origini italiane, in questo caso reso a Fred Buscaglione con una versione acustica di Guarda che Luna.

Bel concerto e soldi ben spesi per chi ha partecipato. Due osservazioni: peccato che duri poco (l’ultimo bis è terminato alle 23.19) e che la timidezza lo faccia interagire poco con il pubblico. Ma Paolo Nutini è una certezza che non si smentirà. Basta aspettare il prossimo live.

Paolo Nutini live al Forum di Assago

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