Ogni tuo respiro

In Cinema

Attore di cinema e tv, Andy Serkin debutta nella regia con “Ogni tuo respiro”, in cui racconta la vera e tragica storia dell’avvocato inglese Robin Cavendish (Andrew Garfield) e della moglie Diana (Claire Foy, star della serie “The Crown”): una carriera brillante, un matrimonio felice, un figlio in arrivo, poi il virus della poliomielite lo paralizza in un letto. Due ottimi protagonisti tra lacrime e un po’ di ironia

Andy Serkis (53 anni appena e quasi un centinaio di titoli all’attivo come attore, tra cinema e tv, da Il Signore degli anelli aThe Prestige) esordisce nella regia con una toccante pellicola ispirata alla storia vera di Robin Cavendish, giovane avvocato britannico colpito dal virus della poliomielite e costretto a vivere collegato a un respiratore. Prodotto dal figlio, Jonathan Cavendish, Ogni tuo respiro è un tributo a tutte le persone a cui la sorte ha voltato le spalle ma che con coraggio e forza affrontano la vita senza subirla passivamente.

Nel 1957 Robin Cavendish (interpretato da un bravo Andrew Garfield) incontra la bella Diana Blacker (Claire Foy), ed è subito colpo di fulmine; i due si sposano e si trasferiscono in Kenya, dove lui lavora come intermediario nel commercio di foglie da the. Presto Diana scopre di essere incinta e i due innamorati sono pronti per un felice futuro insieme, ma il sogno si spezza quando il ragazzo viene colpito dal virus della poliomielite che lo lascia paralizzato dal collo in giù e lo costringe a vivere in un letto d’ospedale. Nonostante le sue condizioni, Diana non si arrende e decide di portare il marito a casa, in modo che possa veder crescere il loro bambino. Inizia così una vita nuova per la famiglia Cavendish, un’esistenza fatta di scommesse e voglia di non arrendersi, di follia e speranza.

Serkis, la cui regia è semplice, lineare, efficace, punta su una storia che ha dell’incredibile per un’opera prima, ma nonostante la premessa non facile firma un film significativo e coinvolgente per lo spettatore. Dopo il successo di La teoria del tutto (che è valso l’Oscar come Miglior Attore a Eddie Redmayne) riproporre una storia così simile poteva rivelarsi rischioso; Ogni tuo respiro, però, stupisce lo spettatore per la mancanza di eccessiva drammaticità e la presenza invece di numerosi momenti ironici che ben calibrano il tono della pellicola, tutto sommato piacevole e insieme capace di strappare qualche lacrima nel finale.

La sceneggiatura di William Nicholson (Il gladiatore, Les Misérables), forte di un’ottima struttura, non induce eccessivamente né all’aspetto commovente né a quello più positivo, riuscendo a raccontare la vita di Robin e Diana fedelmente, e col trasporto necessario a intrattenere lo spettatore. Il cast aiuta la pellicola, specialmente grazie all’interpretazione di Claire Foy (già apprezzata dalla critica per il ruolo da protagonista nella serie tv The Crown su Netflix), che si riconferma uno dei volti britannici più interessanti del momento.

Le condizioni di vita delle persone disabili sono state affrontate varie volte, anche abbastanza di recente, al cinema, basti pensare al toccante Million Dollar Baby di Clint Eastwood (che nel 2005 fece incetta di Oscar) o al biografico Mare Dentro di Alejandro Amenábar. È un tema importante, sociale e spesso difficile da approcciare; Ogni tuo respiro racconta un atto di coraggio e forse di follia che ha ripagato Robin Cavendish e sua moglie Diana di “una vita meravigliosa anche se non comune, e ha permesso al figlio Jonathan di mostrare al mondo la storia di un uomo di grande coraggio.

Ogni tuo respiro, di Andy Serkis, con Andrew Garfield, Claire Foy, Hugh Bonneville, Tom Hollander, Stephen Mangan, Dean-Charles Chapman

 

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