Nascere gay in Arkansas, una “disgrazia” che va cancellata

In Cinema

Joel Edgerton è il regista, sceneggiatore e protagonista (con Russell Crowe, Nicole Kidman e il giovane, assai promettente, Lucas Hedges) di “Boy Erased”, racconto drammatico di una “terapia” cui viene sottoposto un ragazzo gay da genitori molto religiosi, per riportarlo “sulla retta via”. Tratto da una storia vera, tutt’altro che rara negli Usa, è un film ben scritto e recitato ma dai tempi di regia lenti

Se c’è un tema che negli ultimi anni viene trattato con molta più disinvoltura rispetto al passato, quello è l’omosessualità; tuttavia, ancora oggi c’è chi vive questo argomento in modo più sofferto di altri, soprattutto per le diverse reazioni personali.e familiari. Questo racconta Boy Erased – Vite cancellate, diretto e interpretato da Joel Edgerton e ispirato a una storia vera. Jared Eamond (Lucas Hedges) è un adolescente che vive in una piccola città dell’Arkansas coi genitori, il pastore battista Marshall (Russell Crowe) e Nancy (Nicole Kidman). Un giorno egli confessa loro la propria omosessualità, e i due decidono di sottoporlo a una terapia di conversione per “curarlo”. Sotto la guida del terapeuta Victor Sykes (Joel Edgerton) Jared dovrà affrontare molte difficoltà, che lo spingeranno a riflettere sulla sua identità e su che tipo di uomo vuole essere.

Nel corso del film viene descritto con molta cura un programma cui molti giovani omosessuali, mandati da famiglie assai religiose per “cambiare”, venivano sottoposti, basato su terapie che oggi definiremmo pseudoscientifiche, praticate da persone ignoranti e più interessate al proprio tornaconto che al reale benessere dei ragazzi. I quali sviluppano approcci diversi nei confronti della cura: alcuni, come Jon (Xavier Dolan) cercano di seguirla alla lettera con il reale desiderio di cambiare, mentre altri, come Gary (Troye Sivan) vogliono solo tenere duro fino alla fine della terapia rimanendo se stessi.

La ragione per cui questo mondo viene descritto tanto nel dettaglio sta nel fatto che il film è basato sull’autobiografia dello scrittore Garrard Conley, il quale ha davvero vissuto sulla propria pelle un metodo simile, impostogli dal padre, che seppur in buona fede lo ha solo fatto soffrire anziché accettarlo per ciò che era. Così oggi lo stesso Conley va spesso nelle scuole a narrare il suo vissuto, per sensibilizzare i giovani su un tema ancor oggi attuale negli Stati Uniti: quando il libro è stato pubblicato, nel maggio 2016, la terapia di conversione risultava messa al bando solo in 13 stati su 50 del paese.

Lucas Hedges, che l’anno scorso aveva già interpretato un ragazzo gay in Lady Bird, dimostra un notevole talento, confermandosi una delle giovani promesse della Hollywood dei giorni nostri; altrettanto bravi sono Crowe e la Kidman, nei panni del padre scontroso perché fedele al proprio credo e della madre affettuosa ma sottomessa, che ritiene di pensare e agire solo per il bene del figlio. Anche Edgerton, seppur in misura minore, veste bene i panni di un uomo cinico e opportunista. E nel cast, compare in un cameo Flea, storico bassista dei Red Hot Chili Peppers. Se la recitazione soddisferà senz’altro il pubblico, lo stesso non si può dire per la regia di Edgerton, qui al suo secondo film dopo l’inquietante thriller Regali da uno sconosciuto – The Gift del 2015: la lentezza di molte scene e la quasi totale assenza di colonna sonora fanno sì che il film risulti spesso monotono, per non dire soporifero. Edgerton se la cava un po’ meglio nel ruolo di sceneggiatore, tuttavia avrebbe potuto raccontare anche meglio una storia di per sé interessante.

Boy Erased – Vite cancellate, di e con Joel Edgerton, con Lucas Hedges, Nicole Kidman, Russell Crowe, Flea, Joe Alwyn, Xavier Dolan, Troye Sivan, Britton Sear, Jesse LaTourette, Cherry Jones, Emily Hinkler

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