Viadellafucina16. Foto di gruppo con gallina

In Arte

Dal 2016 un palazzo multietnico di Torino è diventato il primo condominio-museo al mondo. È viadellafucina16, primo esperimento internazionale di questo genere, nato da un’idea dell’artista Brice Coniglio del duo ConiglioViola, che oggi, con la mostra a porte chiuse Gentilivicini, curata dalla compianta gallina Piera Valentina Gallov, apre una nuova fase di riflessione e si interroga sul futuro del progetto, evidenziandone il carattere innovativo e i risultati ottenuti dal punto di vista artistico, sociale e politico.

Oggi si parla molto della necessità di un cambio di paradigma nel mondo dell’arte, che permetta di tornare a riconoscere e promuovere l’arte dal basso verso l’alto perché la selezione sia concreta, alla pari e legata allo spirito del tempo, anziché dall’alto verso il basso, inquinata dal doping dei sistemi finanziari e delle scelte arbitrarie. E perché l’Arte esca dalla caverna di Platone e torni ad essere uno strumento di comunicazione sociale e di miglioramento, motore di pensiero critico e spirito costruttivo.

Molti parlano di come cambiar le cose, qualcuno ci prova e altri pare ci riescano, sperimentando modelli alternativi, partecipativi e comunque dissonanti rispetto alla prassi, con le radici nelle esperienze e nelle sperimentazioni dei decenni passati, i piedi piantati nel presente e lo sguardo indiscutibilmente al futuro.

È il caso di Viadellafucina16, il condominio-museo nato a Torino nel 2016 dalla mente di Brice Cornelio Coniglio, artista del duo “Coniglio viola” e dal 2011 inquilino della zona popolare di Porta Palazzo, luogo del più grande mercato all’aperto d’Europa. Un palazzo di via La Salle (un tempo via della Fucina, nome evocativo del fermento attuale) con oltre 50 appartamenti e 200 inquilini di tutte le nazionalità che ricorda la brulicante umanità di un romanzo corale come “Foto di gruppo con signora” di Heinrich Böll, dove alle difficoltà del mondo esterno si contrappongono valori umani e culturali fortemente sentiti e autentici.

Il condominio, un edificio in pieno degrado ma pieno di fascino e interesse sia umano che architettonico, in quattro anni di attività si è trasformato in un laboratorio continuo di sperimentazione, di idee e di produzione artistica, in cui tutti i condòmini sono coinvolti e corresponsabili del progetto che ospita mostre, residenze d’artista, performance, concerti, spettacoli e una collezione il cui primo donatore è stato Michelangelo Pistoletto.

Viadellafucina16 è il primo condominio-museo al mondo. Un’idea virtuosa ed esportabile che ha dato vita a una reazione a catena, dal crescente interesse delle istituzioni e degli artisti da tutto il mondo all’impegno di enti e associazioni, prima fra tutte Kaninchen-Haus, organizzazione senza scopo di lucro per la promozione dei progetti culturali urbani che ha avviato il progetto con l’ideatore e il suo socio artistico, i Coniglio viola. Un progetto che ha prima di tutto l’obiettivo di accompagnare i residenti in un processo condiviso di miglioramento del proprio luogo di vita e delle relazioni al suo interno, utilizzando l’arte come veicolo di questo cambiamento.

Michelangelo Pistoletto a Viadellafucina16

Ed è anche il primo spazio espositivo al mondo a far curare una mostra a una gallina, Piera Valentina Gallov, mascotte del palazzo, che ha firmato, prima di lasciarci prematuramente lo scorso sabato, “Gentilivicini”, un’esposizione delle opere dei giovani artisti in residenza, aperta solo ai condòmini del palazzo, in questo momento in cui il pubblico è tenuto fuori dal virus. “Pensare una mostra chiusa al pubblico esterno, ma fruibile soltanto da chi abita gli stessi spazi espositivi – dice Brice Coniglio – è un gesto simbolico che vuole testimoniare quanto l’arte possa creare vicinanza, identità e offrire rifugio nei momenti di maggiore incertezza”.

Ritratto di Piera Valentina Gallov, 2020, Courtesy Viadellafucina16 condominio-museo

Un gesto quindi niente affatto provocatorio ma casomai sovversivo e fondativo assieme, soprattutto per l’evidente portata sociale dell’approccio. E poi perché, se da una parte denuncia l’evidente inconsistenza della figura stessa del “curatore” nel rinnovamento dei meccanismi attuali dell’arte (con le dovute eccezioni, ça va sans dire), dall’altra riporta il focus della narrazione dell’opera all’artista, che del suo mondo deve tornare ad essere padrone e deus ex machina. Anzi, all’artista e al suo pubblico, parte integrante dell’esistenza stessa dell’opera in un’ottica partecipativa profonda e senza intermediazioni, entrambi protagonisti della rigenerazione urbana e della trasformazione collettiva attraverso l’arte e la partecipazione che un progetto come questo porta con sé, al di là e al di sopra del sistema e del mercato.

Viadellafucina16 Condominio-Museo, Via S. Giovanni Battista La Salle 16, Torino
www.condominiomuseo.it
https://viadellafucina16.kaninchenhaus.org/

Immagine di copertina: Ritratto di Piera Valentina Gallov, 2020, Courtesy Viadellafucina16 condominio-museo

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