Che brave sorelle, tipo Baby Jane

In Teatro

Le trappole dell’universo familiare nello spettacolo a due voci diretto da Silvano Piccardi con Monica Faggiani e Paola Giacometti che si alternano nei ruoli di buona e cattiva

Sorelle per sempre perché i legami di sangue sono indissolubili, così se ti ritrovi una sorella che ti maltratta e uccide la cameriera con un martello, te la tieni. Questioni di famiglia. Questa è la regola.

Il progetto delle due attrici portato in scena da Silvano Piccardi parte dall’eterno ed affascinante tema dell’universo familiare: il bisogno e al tempo stesso la trappola del nucleo di appartenenza, dove i confini dell’identità si misurano in relazione agli altri componenti. La ricerca è portata all’estremo in questo lavoro, al punto che le due brave attrici recitano alternandosi sera dopo sera nei panni dell’una e dell’altra.

Questa sera, Monica Faggiani è la sorella cattiva, l’altra, Paola Giacometti è la sorella buona. Apparentemente. Perché anche lei cova una selva di risentimenti che hanno inizio quando il padre, il campione dei cuori delle due figlie, dedica tutto se stesso alla piccola e non a lei.

Asfittico e grottesco lo spettacolo è paralizzato dentro ai temi della fama e della non accettazione del tempo andato. Un’eterna illusione di revival imprigiona Lilly, mentre una costante ed acritica accettazione animano Chantal. Le due vivono insieme, dopo aver avuto entrambe promettenti carriere cinematografiche, da quando un incidente ha paralizzato Chantal, interrompendo bruscamente la sua parabola di bellissima attrice. Avvenimento che non ha fatto altro che aggravare la morbosità del loro rapporto.

Ci si chiede se mai si andrà da qualche parte, se ci sarà un’evoluzione per queste due creature smarrite. Ma, purtroppo, non c’è. Lo spettacolo propone un carotaggio della vita impermeabile delle due donne: né la violenza, né l’omicidio né tanto meno la confessione servono a far muovere l’azione: squilibrata perché la tensione è l’unica sensazione che si può avvertire.

Così si è costretti ad assistere sconsolati all’epopea di due donne malate l’una dell’altra. Perpetuando quel per semrpe, proprio come le onde del mare che le due guardano in lontananza, prima del buio.

Sorelle per sempre, regia di Silvano Piccardi allo Spazio Tertulliano fino al 31 maggio

Foto di copertina: Arianna Aragno

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