È in corso, fino al 24 maggio, “40′ – mostra degli ex docenti del Liceo Artistico Boccioni di Milano”, che celebra i 40 anni dalla sua fondazione ad opera di Italo Antico, artista che per primo lo immaginò e ne fu il primo preside. Un omaggio a chi ha contribuito a plasmare generazioni di artisti, creativi, progettisti e cittadini attraverso l’arte e la didattica.
C’è uno strano preconcetto, duro a morire, che investe i professori di Liceo, soprattutto nelle materie creative. È l’idea che insegnare alle superiori sia per chi lo fa un compromesso, un accontentarsi, un non essere al giusto livello. Un preconcetto spesso interiorizzato dagli stessi docenti, che provoca magari frustrazione in chi, sicuro di meritare le alte cattedre universitarie o accademiche, si trova a dover insegnare ad adolescenti dall’odore intraprendente, straniti dall’ormone e dalla vita. Ma come mi disse un amico artista, professore d’Accademia, se i prof del Liceo lavorano bene per loro è tutto facile, altrimenti è un disastro.

Perché, come diceva Plutarco, i giovani sono fiaccole da accendere, non otri da riempire. Ed è quando la mente e l’anima si stanno formando che il materiale è più infiammabile. Quando poi la fiaccola si accende tanta è la luce, forte è il calore, infinita la soddisfazione, gratificante è sapere di esserci stati ai blocchi di partenza di quei percorsi, di quelle vite. E poi, appunto, di pregiudizio si tratta, visto che al Liceo Artistico hanno insegnato personaggi come Adolfo Wildt, Arturo Martini, Lucio Fontana, Fausto Melotti, Luciano Fabro, Alberto Garutti, Paolo Rosa, Alighiero Boetti. O come lo scultore Mauro Staccioli, che a metà degli anni settanta approda a Milano al Liceo Artistico di Brera, del quale diventerà Direttore, e che mandava i suoi studenti a far da assistente ad artisti del calibro di Gianni Colombo.

Eccetera. Sono, siamo in tanti, artisti di valore, o quantomeno di esperienza, a lavorare con la materia umana più grezza e sorprendente, la più pregna di potenzialità e di ritorno creativo anche per noi, in un perenne moto circolare. Con la responsabilità delicatissima e struggente di non imporre ma affiancare, di non distorcere ma scoprire, assieme, chi siamo e dove andiamo. Il Liceo Artistico Statale Umberto Boccioni di Milano, oggi diretto dalla prof Stefania Caterina Giacalone, dove ho il piacere di insegnare Discipline Pittoriche, è un luogo metafisico più che fisico, collocato in un edificio di altri tempi, con le pesantezze architettoniche dell’istituzione totale e le leggerezze e le storture di migliaia di giovani vite impegnate a dragare il mondo per crearne di nuovi e inediti.

Un edificio di cent’anni fa circondato dalle più ardite sperimentazioni dell’architettura contemporanea: Isozaki, Hadid, Libeskind, Fuksas, ogni finestra della scuola incornicia un edificio da rivista internazionale, trasformando la scuola in un diorama fantastico e sorprendente. Mentre all’interno residui romantici del vecchio edificio si accompagnano alla continua ristrutturazione per tenerlo al passo coi tempi. Già la fondazione di questo Liceo è degna di un romanzo d’avventure: ex “Istituto per sordomuti”, quando Italo Antico, artista di grande qualità, immaginò il Liceo di cui fu il primo preside, dovette lottare contro la caparbia resistenza dei pochi occupanti rimasti dalla precedente destinazione d’uso, con appostamenti e documentazioni che permisero di far nascere questa realtà oggi pienamente riconosciuta e in continuo divenire.

In questo luogo così alieno e concreto si celebra oggi l’eredità creativa e formativa dei suoi ex docenti con una mostra collettiva, a cura della prof Giulia Minetti, che ne racconta visioni, percorsi e poetiche. Un omaggio a chi in questi quarant’anni ha saputo dare il suo contributo a plasmare generazioni di artisti, creativi, progettisti e cittadini attraverso l’arte e la didattica. Italo Antico, Luciano Bocchioli, Francesco Caridi, Mimmo Cecere, Patrizia Corsini, Umberto Del Monaco, Elisabetta Fedrigo, Renata Ferrari, Carlo Adelio Galimberti, Anna Garau, Gaetano Grillo, Achille Guzzardella, Ale Guzzetti, Fabrizia Iacci, Fiorella Iori, Silva Jurissevich, Glauco Mabrini, Giovanni Marano, Antonietta Marrocchella, Odetta Palombo, Rugiero Papaluca, Lorenzo Pietrogrande, Gigliola Pirovano, Marisa Settembrini, Gian Piero Spigarelli, Laura Maria Stringini, Franco Tripodi, Emanuela Volpe, Claudio Zanini. Artiste e artisti diversissimi per provenienza, ricerca ed esiti. Ma accomunati dalla medesima passione. Accendere quelle fiaccole che, come figli di anima, ci offrono le loro giovani spalle per sollevarci e, per un attimo, guardare oltre il tempo che ci è concesso.