Elmgreen & Dragset, la candida inquietudine

In Arte

Il duo scandinavo torna negli spazi Massimo de Carlo a Milano, con una mostra esteticamente delicata ma concettualmente minacciosa, su un tema troppo freddo: HIV

Il 3 di maggio presso gli spazi milanesi della galleria Massimo De Carlo ha inaugurato Stigma, ultimo lavoro del duo scandinavo Elmgreen & Dragset. La sala principale della galleria è inondata da una sfilata di vasi in vetro soffiato di diverse altezze, dai 50 cm ai 90: si chiamano Side Effects. All’interno di questi vasi, delle fini polveri dal colore pastellato che ci immergono in un paesaggio dalle tinte candide, quasi tenere. È solo leggendo il comunicato stampa che si può venire a conoscenza del fatto che quelle polveri altro non sono che i coloranti utilizzati per la fabbricazione dei farmaci di ultima generazione destinati alla cura dell’AIDS, ed è proprio su questo virus che è incentrata l’intera esposizione. I colori delicati conferiscono un aspetto innocuo a questi oggetti, contraddicendone la reale tossicità. Così ad una seconda occhiata si può notare come la forma dei vasi ricordi in realtà quella di un’urna e la polvere che contengono della cenere. 

L’estetica è minimalista, con la stessa geometria dei vasi ripetuta variandone solamente la scala. Tutti gli oggetti sono esposti su piedistalli ricoperti di acciaio laminato che ricordano facilmente i lavori di Donald Judd, singolarmente oppure a gruppi di due o di tre, in qualche modo a ricordare le diverse prescrizioni di dosaggio per i farmaci.

Sull’onda della stessa estetica di riferimento, la seconda sala è dedicata ad un solo lavoro scultoreo intitolato TRACES. Una lampada a muro a forma di candela sorregge una singola stella filante srotolata. Il riferimento in questo caso è alla festa; come se dopo tanto divertimento fosse rimasto qualcosa fuori posto. Come a intendere che le feste sono state per gli ultimi trent’anni una delle grandi occasioni di trasmissione dell’HIV: ancora una volta, sotto qualcosa di apparentemente innocuo si cela velatamente un orrore nascosto.

Nonostante il numero di contagi di HIV sia aumentato rispetto a venti anni fa, la presenza mediatica di questo fenomeno è fondamentalmente scomparsa. Il titolo di tutta la mostra, Stigma, è chiarificatore. L’accento non è propriamente sulla malattia in sé, che oggi non è più considerata mortale grazie ai farmaci di ultima generazione, quanto sugli effetti collaterali che questi hanno sui pazienti e sui pregiudizi sociali che continuano a circondare la sieropositività. 

Elmgreen & Dragset | Stigma, Galleria Massimo De Carlo, fino al 27 giugno 2015

Foto: Installation views Massimo De Carlo, Milano, 2015. Photo by Roberto Marossi. Courtesy Massimo De Carlo, Milan / London

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