H. G. Jones e l’altra faccia della provincia

In Letteratura

“La prossima volta” è un noir che scava nel lato oscuro della provincia americana, attraversando anche i territori del bullismo e dei crudeli giochi di potere

La prossima volta di Holly Goddard Jones sarà forse quella in cui l’America della profonda provincia non sarà più spaccata tra ricchi, belli, conformisti, tracotanti, vincenti, da una parte; e i poveracci, brutti, sfigati, incapaci e succubi, dall’altra.

Come nei grandi noir, pensiamo a Raimond Chandler, a Dashiell Hammett, James Hellroy, non sono solo le indagini per scoprire l’assassino a catturare la nostra attenzione, o i colpi di scena, ma a poco a poco – in modo subdolo e irresistibile – entriamo dentro i personaggi, le loro tortuose psicologie che li portano a fare quello che qualsiasi generico buon senso gli avrebbe consigliato di evitare. Soffriamo e ci arrabbiamo con loro, speriamo in una redenzione o almeno in una giusta punizione, ma le fila le tira lui, il romanziere, che sembra divertirsi a prendersi gioco della nostra intelligenza e dei nostri sentimenti. Potremmo definirlo un rapporto sado-maso senza brutte conseguenze, anzi un gioco stimolante.

La storia è quella di una ragazzina, Emily, povera, bruttina, sensibile, che stravede per Christopher, il piccolo leader della classe, fascinoso, snob, intelligente e stronzo. Lui per farsi bello coi compagni le dà della ritardata e tutti a darle contro. Lei l’avrebbe presa male comunque, ma per di più ha un fratello un po’ scemo.

Schifosi episodi di bullismo. Ma perché devono vessare una poveretta loro che hanno tutti i privilegi del mondo?

C’è un sottile, perverso piacere a umiliare i più deboli, a sentirsi forti e onnipotenti come dei.

Emily per consolarsi fa lunghe passeggiate nei boschi dietro casa, in realtà sono più discariche a cielo aperto con qualche misero albero, e qui inciampa in un cumulo di sassi da cui spunta una mano con le unghie smaltate di rosa pallido. Ci gira intorno, sposta qualcosa, scappa. Non dice niente a nessuno. Ci torna ogni giorno. È il suo segreto.

Qualsiasi altra si sarebbe fatta bella della scoperta, si sarebbe data delle arie… «non avrebbe avuto la forza di restare zitta, come aveva fatto lei. Avrebbe svelato quel corpo, lo avrebbe sfruttato».

Intanto Susanna, brava insegnante della scuola, denuncia la scomparsa della sorella; single, sbandata, batte i bar a ubriacarsi e rimorchiare. Scopriremo che l’ultima sera in cui è stata vista era fatta come una biglia e aveva schiaffeggiato un suo ex.

Un detective nero, ex corteggiatore di Susanna, che se n’era andato dalla cittadina perché lì sono tutti razzisti, conduce le indagini.

Un operaio vecchiotto, sovrappeso, vittima degli scherzi dei compagni di lavoro, ha un infarto e per la prima volta in vita sua si innamora, ricambiato, dell’infermiera che lo cura. Ma come si è fatto quei graffi profondi sulla faccia?

Holly Goddard Jones, La prossima volta (Fazi Editore, pp 473, 17,50€)

Immagine: anatomy of the murder

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