La musica che gira intorno/ 63

In Musica

Che cosa passa questa settimana al convento delle sette note? Tanta ottima musica. I Sentieri Selvaggi tornano all’Elfo per un omaggio a Lorenzo Ferrero, Tino Tracanna sarà al Blue Note in trio, mentre ad Assago faranno capolino gli Editors. E poi l’intramontabile Ben Harper, con Charlie Musselwhite al Fabrique. Disco d’oro: The Prodigal Son di Ry Cooder

Tino Tracanna al Blue Note
Tra i sassofonisti italiani il livornese Tino Tracanna, classe 1956, è quello che prediligo. Attivo fin dalla fine degli anni ’70, storico collaboratore di Franco D’Andrea negli ’80, fa parte del Paolo Fresu Quintet dalla fondazione. L’eleganza e l’agilità del suo sax tenore, la complessità delle sue composizioni stemperata dal grande calore comunicativo, continuano a incantarmi. Tracanna si esibisce mercoledì 18 aprile al Blue Note, ore 21, in trio (Giulio Corini al basso e Vittorio Marinotti alla batteria). Ospite il chitarrista Roberto Cecchetto.

Ragazzi in Belgio e ragazze alle Hawaii
Dove sono le ragazze? Stanno alle Hawaii, i Girls in Hawaii sono tutti maschi e stanno in Belgio. A Braine-l’Alleud per l’esattezza, 37.512 abitanti, pochi chilometri a sud di Bruxelles. Attivi dall’inizio del millennio, dopo essersi conosciuti negli scout, fanno un pop-rock dolcino e malinconico di forte impronta indie, irrobustito nel recente Nocturne dal ricorso all’elettronica. Sono in concerto giovedì 19 aprile, ore 21, al Magnolia di Segrate.

Editors passionali ed elettronici
Not exactly my cup of tea gli Editors, band di Birmingham in pista dal 2002 e con sei album all’attivo. Rispettabili e stimabili con i loro testi introversi e spesso cupi, ma appesantiti da una scarsa messa a fuoco e da una propensione all’enfasi che li fa molto assomigliare a un bigino del rock da stadio (U2, Simple Minds) con inserti dark (Cure, Joy Division) e synth (Depeche Mode). Il risultato finale mi sembra una deriva incontrollata, come quella degli ultimi Coldplay. Comunque sia, hanno un album fresco di stampa, Violence, in cui si scagliano contro politici, potenti e corrotti del mondo (Magazine), dicono che lì fuori c’è l’oscurità (Darkness at the door) e invitano a spegnere gli smartphone e disertare i social per parlare con le persone più care. Li ascoltate domenica 22 aprile, ore 21, al Live Forum di Assago.

Sentieri Selvaggi per Lorenzo Ferrero
Il musicologo inglese David Ormond-Smith gli attribuisce «una disinvolta sintesi di tradizioni classiche e pop, che non dimentica mai i suoi precursori del diciannovesimo secolo». Parla di Lorenzo Ferrero, torinese, classe 1951, autore di musica orchestrale, vocale, da camera, strumentale (oltre cento composizioni), nonché di dodici opere liriche, tre balletti, musiche di scena e altro ancora. Protagonista di assoluto rilievo della musica colta non solo italiana nell’ultimo trentennio (è stato anche direttore del festival pucciniano di Torre del Lago e di quello di Ravello), Ferrero riceve l’omaggio dell’Ensemble Sentieri Selvaggi lunedì 23 aprile, ore 21, al Teatro dell’Elfo Puccini.

Ben Harper e Charlie Musselwhite al Fabrique
Ai due grandi, il 48enne Harper che ha mischiato il blues con il rock e molto altro, e il veterano Charlie Musselwhite, 74 anni, leggenda vivente dell’armonica blues, è dedicata la copertina di Cultweek musica, questa settimana. A me non resta che aggiungere che la loro seconda collaborazione (la prima, Get up! del 2015, ha vinto un Grammy) è splendida, e che dal vivo sono anche meglio che su disco. Fate la prova ascoltando su Spotify due dei brani dell’album,Trust to dig you my grave e No mercy in this land, nelle versioni di studio e live. Li ascoltate, repetita iuvant, al Fabrique lunedì 23 e martedì 24, ore 21.



Il ritorno di Ry Cooder
Ry Cooder, chitarrista sommo e straordinario esploratore delle musiche americane (il blues, il gospel, il folk, il tex-mex, le Hawaii e le Bahamas, il brodo primordiale del jazz) e del mondo (Cuba e il Mali, l’India e Okinawa),nonché mio personalissimo musical hero assieme a Bob Dylan, torna dopo sei anni di silenzio con un nuovo disco, The prodigal son, che uscirà l’11 maggio. A sentire le anteprime offerte da YouTube è un album elettrico, con un piccolo ensemble (il figlio Joachim alla batteria, un basso e un sax) e un misto di composizioni originali e recuperi (Stanley Brothers, Blind Willie Johnson, Blind Roosevelt Graves). Cooder lo definisce «un rapido commento sulla nostra malattia morale e su un mondo oppresso». Bentornato Cooder.

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