La musica che gira intorno/ 69

In Musica

Che cosa passa questa settimana al convento delle sette note? Per un weekend lungo all’insegna della buona musica il festival I-Days al parco Experience. E poi tante proposte: da Bedouine alla Triennale, all’accoppiata Baustelle e Luci della Centrale Elettrica al Dal Verme per Milanesiana, da Blomstedt sul podio della Scala al concerto di chiusura della Verdi all’Auditorium. Insomma, ce n’è per tutti i gusti

Cesare Cremonini a San Siro
Se pensate ancora ai Lunapop, boyband epocale verso la fine degli anni ’90 per i nostri figli e nipoti, vuol dire che non siete più di primo pelo, come me. Perché da sedici anni il bolognese Cesare Cremonini, classe 1980, è cantautore in proprio di raffinato linguaggio pop, con sei album all’attivo dall’iniziale Bagus del 2002 al recente Possibili scenari. Il suo “Stadio Tour 2018” tocca mercoledì 20 giugno San Siro, la sua prima volta nello stadio milanese, alle 21.

I-Days 2018 al Parco Experience
Trasloca da Monza a Milano, per l’edizione 2018, il festival I-Days. Da giovedì 21 a domenica 24 giugno, al Parco Experience (sarebbe poi l’ex area Expo 2015, c’è anche l’Albero della Vita) passa molto del grande rock che ha infiammato animi e platee negli anni ’90 e all’inizio del nuovo millennio. Dai Pearl Jam di Eddie Vedder ai fratelli coltelli Liam e Noel Gallagher che un tempo erano gli Oasis (in esibizioni rigorosamente separate), da Richard Ashcroft che allora era il leader dei Verve di Bittersweet symphony fino ai Placebo e ai Queens of Stone Age di Josh Homme, ce n’è per tutti i gusti e per tutti gli entusiasmi. Questo il programma:
21 giugno: The Killers + Liam Gallagher + Richard Ashcroft + Slydigs
22 giugno: Pearl Jam + Stereophonics + Catfish and the Bottlemen + The Last Internationale + Lany
23 giugno: Noel Gallagher’s High Flying Birds + Placebo + Paul Kalkbrenner + Ride + Isaac Gracie
24 giugno: Queens Of The Stone Age + The Offspring + Wolf Alice + CRX

Herbert Blomstedt alla Scala con la 9 di Mahler 
Per Arnold Schonberg, la Nona Sinfonia di Gustav Mahler possiede una «bellezza visibile solo a coloro che possono fare a meno del calore animale e sentirsi bene nella freddezza spirituale». Capolavoro estremo del grande compositore austriaco, la Nona è stata eseguita spesso alla Scala, affidata alla bacchetta di direttori prestigiosi come Barenboim, Mehta, Chailly, Salonen, Jansons. Ora, chiude la stagione dei concerti con il 91enne Herbert Blomstedt sul podio. Svedese anche se nato in America, grande direttore poco avvezzo al nostro paese – ci rimprovera di amare troppo l’opera lirica, che non è in cima alle sue predilezioni – Blomstedt aveva esordito alla Scala nel 2015 con Schubert e Bruckner, emozionando. Con Mahler, da venerdì 22 a domenica 24 giugno, dalle ore 20, farà il bis.

Bedouine nei giardini della Triennale
La diresti una nipotina di Joni Mitchell, una sorella minore di Suzanne Vega, e forse è così, ma per lei l’America è un approdo. Bedouine è un nome d’arte comprensibile a tutti: beduina, nomade, vagabonda. Dietro il nome d’arte c’è Azniv Korkejian, nata ad Aleppo in Siria da genitori armeni, presto trasferita con i suoi in Arabia Saudita e da lì migrata in un’America di mille vagabondaggi, da New York a Los Angeles, dal Midwest al nord. Cantando, le è maturata un’attitudine a ibridare, accompagnandosi con la chitarra, folk e country, linee ritmiche mutuate dal funky e spruzzi, increspature di bossa nova. Bedouine è in concerto sabato 23 giugno, nell’ambito del Tri.P Festival, ai giardini della Triennale, ore 21.

Spotify, traccia 4 di “Bedouine”

LaVerdi per tutti con Verdi e Rota
L’Orchestra laVerdi per tutti è diretta da Andrea Oddone, domenica 24 giugno all’Auditorium di Milano, ore 20. Proporrà, di Verdi, l’Ouverture da Giovanna d’Arco, il preludio al primo atto della Traviata, la sinfonia del Nabucco e la marcia trionfale dell’Aida. E, di Nino Rota, le due suite Il gattopardo e Il padrino.

Baustelle e Luci della Centrale Elettrica alla Milanesiana
Concerto inaugurale della Milanesiana 2018, martedì 26 giugno, al Teatro Dal Verme, ore 21. Dopo un prologo del grande Ermanno Cavazzoni, l’autore del Poema dei lunatici da cui Fellini trasse La voce della luna, e del recentissimo La nave dei dementi, due eccellenze italiane, i toscani Baustelle e il ferrarese Vasco Brondi aka Le Luci della Centrale Elettrica, in due set di quaranta minuti l’uno.

Quintorigo tra creazioni e cover
Si chiama Opposites il doppio album che celebra il ventennale dei romagnoli Quintorigo, formazione fra le più affascinanti e ricche e mosse (hanno cambiato più volte l’organico) del nostro panorama musicale. Violino, violoncello, sax, batteria, due cantanti e il prezioso flicorno di Enrico Rava al servizio di undici composizioni originali (il primo disco) e undici cover (il secondo). Belle composizioni e splendide cover: si va Ellington a Monk, da Brubeck a Mulligan, da Ornette Coleman a Oliver Nelson, con deviazioni dalle parti di Kurt Weill e incursioni nel rock di David Bowie e dei Rage Against the Machine. Superbi, bentornati.

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