Cultweek si veste d’estate

In Weekend

Un logo fresco, pezzi da assaporare con calma. E per chi resta (o torna o va dopo) il ciclo di grandi film italiani organizzato con AnteoSpaziocinema. State con noi

Lo vedrete lunedì, o domani, se state leggendo questo pezzo e fuori è domenica. Un po’ di suspence dunque: non vi raccontiamo come sarà il logo di Cultweek estate che ci accompagnerà nei due mesi del solleone. Sappiate che è fresco e divertente, come avrebbe da essere ogni estate (o meglio ogni desiderio d’estate).

Dunque per due mesi Cultweek si propone a lettrici e lettori in una formula più leggera – c’è tanto da fare d’estate, nuotare, camminare, viaggiare, esplorare, immaginare, annoiarsi, chiacchierare – ma speriamo “succosa”. Resta la nostra formula: ogni giorno ha la sua arte e dunque, in sequenza, letteratura, musica, arte, cinema, teatro e il week end per spaziare e saltabeccare di qui e di là. E  non vi faremo mancare (quasi) nulla tra arene estive, festival, concerti e mostre. Ma ogni giorno troverete un pezzo ampio, approfondito, trasversale, da gustare lentamente, a cura delle firme che vi siete abituati a leggere: perché i ritmi possono essere più blandi o perché è ora di staccare gli occhi da uno schermo per fare le cose di cui sopra. E chi si stacca troppo, ovvero più di 24 ore ( tecnica sconsigliata) troverà in pagina i tre pezzi dei giorni precedenti, in una sorta di nastro che ogni giorno scorrerà. Così passerà l’estate di Cultweek che però, ne abbiamo già parlato ma repetita iuvant, ha anche pensato a Milano, a chi ci sta, ci resta, ci va e ci torna. E dunque con AnteoSpaziocinema è venuta l’idea: proporre otto grandi classici del cinema di casa nostra,  quelli che non possono mancare nell’archivio mentale di ciascuno di noi, da vedere sul grande schermo: per i più giovani forse la prima volta in cui potranno gustarli al cinema, per i più agé l’occasione di mettere alla prova le sensazioni della memoria.

Ecco qui: restate con noi, come si dice. Leggendoci, seguendoci e dialogando con noi sui social – Fb e Twitter – incontrandoci all’Anteo (la prima delle serate, nella proiezione serale de La dolce vita sarà introdotta da Maurizio e Gabriele Porro), pensandoci dai monti e dai mari…

Poi sarà settembre e ci proponiamo di continuare il lavoro che stiamo facendo: giovane creatura Cultweek, ma vitale sia nella sua versione magazine on line che di associazione culturale. Neanche un anno e molte cose buone fatte: un bel magazine, di qualità, cui collaborano, in democratico mix di pensieri ed opere, senior e junior, “vecchi” giornalisti e giovani critici, che guarda con attenzione a ciò che passa in città e non solo e un luogo d’incontro, a ChiamaMilano e non solo, dove sono venuti per chiacchierare con noi in tanti: da Gabriele Salvatores a Filippo Timi e Ra di Martino, dai giovani registi del Festival del cinema d’Africa, Asia e America di cui siamo stati mediapartner a Enrico Finzi solo per citarne alcuni.

E mentre l’estate si fa largo anche a Cultweek e guardiamo indietro ai mesi passati e alle cose fatte, mentre tante restano da fare e tante sono le idee, un pensiero non può non andare a Filippo Azimonti, uno di noi dal primo giorno, che troppo presto se n’è andato. Buona estate a tutti.

Foto di copertina di Jim Nix

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