Com’è profondo il mare (di Jude Law e Macdonald)

In Cinema

Ambientato in un sottomarino, “Black Sea” è un thriller efficace, con ottimo cast e precisa messa in scena. Un film di genere che guarda anche all’attualità

Raggiunge abissi profondi Black Sea, l’ultimo tetro film di Kevin Macdonald con Jude Law protagonista. La pellicola in apparenza ha uno schema tradizionale, un misto tra azione, guerra e i più classici heist movie, che descrivono imprese messe a segno da un gruppo ben compatto: ma con il passare dei minuti il racconto denota una forte spinta verso la contemporaneità, e il protagonista si trova immerso nelle complicazioni della crisi economica attuale. Un racconto che indubbiamente soffre l’eccessiva lunghezza, ma che nasconde più di uno spunto interessante: Black Sea ha infatti ricevuto il Leone Nero per il miglior film al Courmayeur Noir in Festival.

La storia: il capitano di sottomarini Robinson (Jude Law) vede la propria vita rovinata in un’istante: dopo il divorzio dalla moglie, l’uomo è costretto a subire un umiliante licenziamento. Senza lavoro, il protagonista cercherà di riscattarsi recuperando, con una ciurma di britannici e russi piuttosto litigiosi, un relitto pieno d’oro. Che sarà oggetto di più di un conflitto.

Oltre a un cast composto da interessanti interpreti, due su tutti Ben Mendelsohn e Scoot McNairy, il vero punto di forza è la messa in scena. Grazie alla fotografia di Christopher Ross e alle scenografie di Nick Palmer, Macdonald sfrutta gli angusti spazi del sottomarino e i bui abissi per rendere ancor più angoscianti le disavventure dei personaggi. Da ricordare in particolare la sequenza girata nelle profondità del Mar Nero, capace di inquietare anche gli spettatori più sgamati e meno impressionabili.

Una vita professionale costantemente in bilico tra realtà e finzione, quella del regista di Glasgow, capace di alternare, con buoni esiti, documentari a lungometraggi di finzione. Dall’esplosione con Un giorno a settembre (1999), doc premio Oscar sui tragici eventi che sconvolsero l’Olimpiade in Germania del 1972, a L’ultimo re di Scozia (2006), film sul dramma dell’Uganda che valse il riconoscimento dell’Academy al protagonista Forest Whitaker. Dal colossal in costume The Eagle (2011) al racconto biografico sul mitico Bob Marley.

Un dualismo tematico, quello di Macdonald, che sembra trovare soluzione in Black Sea, opera imperfetta ma affascinate, non prodiga di guizzi ma dall’andamento costante. Un discreto intrattenimento da un regista forse ancora alle prese con la propria identità, ma capace di scegliere progetti non banali.

Black Sea di Kevin Macdonald con Jude Law, Ben Mendelsohn, Scoot McNairy

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