Al cinema è meglio, anche il rock. A cominciare da Kurt Cobain

In Musica

Il compianto leader dei Nirvana sarà il protagonista del primo di quattro film su altrettante guest star della musica americana. Il ciclo: “I love Cinema Rock” sarà in programmazione dal 16 marzo all’Anteo e all’Ariosto. Imperdibile. Perché li abbiamo tanto amati. E li amiamo ancora

Il rock e il cinema, storia di un rapporto complesso. Le interazioni nel tempo sono state tante, spesso di buon livello. Basti pensare che per tanti anni in Italia l’unico modo per vedere certi film inglesi o americane (Elvis Presley, Woodstock) era infilarsi in una sala cinematografica. La tv pubblica sul rock faceva praticamente finta di non esserci, e altri modi per vedere le immagini non esistevano.

Poi è cambiato tutto, con le tv private, le videocassette, i videoclip, le tv musicali, quelle in streaming, youtube etc etc. E dopo quaranta anni abbondanti siamo al punto di prima, ovvero che in televisione si trovano pellicole sporadiche sulla tv pubblica (Rai 5 e Rai Play) e su qualche privata un po’ illuminata, e poi c’è l’offerta dei canali  streaming, che tra un film boiata e una serie che sembra cool ma poi non lo è, propone qualche cosa di buono, e se possibile di nuovo.

Ma come sanno quelli che amano il cinema e la musica, in sala è un’altra cosa. Quando vai al cinema senti meglio (e per dei film dedicati alla musica non è un dettaglio) e vedi molto meglio. Sembra banale, ma ancora oggi si sottovaluta il fatto che quando si va al cinema non si guarda una fonte di luce diretta come uno schermo televisivo, e quindi l’occhio e la mente di fronte al grande schermo si stancano molto meno. E poi c’è la condivisione, proprio come ai concerti: sei con altri che come te amano quel racconto, quel suono, quella rappresentazione della realtà. Altra cosa è vedere un concerto in casa, con il telefono acceso, la tavola da sparecchiare, il letto che ti chiama… quella roba che tutti conosciamo, amiamo e odiamo.

Quindi ben vengano e ben ritornino i festival di cinema come I love cinema rock, rassegna organizzata da Billboard assieme all’Anteo che propone quattro appuntamenti con documentari e film rock. Debutto giovedì 16 marzo con Kurt Cobain: montage of heck al cinema Ariosto (dalle 19.30).

A curare il tutto e a condurre gli incontri (brevi) precedenti alle proiezioni c’è Tommaso Toma, direttore di Billboard Italia, ma da tempo appassionato divulgatore di rock inglese e non solo attraverso le sue trasmissioni radio e i suoi dj set.

«L’idea è quella di proporre al cinema titoli che si valorizzano sul grande schermo» racconta Toma «anche riprendendo pellicole come Control, film del 2008 di Anton Corbijn dedicato ai Joy Division e a Ian Curtis, cantante della band morto suicida giovanissimo e interpretato da Sam Riley. E’ un film che all’uscita stette nelle sale una settimana, ma che merita di essere rivisto al cinema anche per il suo bianco e nero meraviglioso.»

Il programma completo di I love cinema rock prevede dopo il debutto del documentario dedicato a Cobain il 16 marzo la proiezione di Meet me in the bathroom, docufilm di Will Lovelace e Dylan Southern, per la prima volta a Milano giovedì 30 marzo, dopo aver avuto le sue uniche proiezioni in Italia per il Festival dei Popoli a Firenze e per la recente edizione di Seeyousound a Torino. A seguire il già citato Control di Anton Corbijn il 27 aprile e la chiusura l’11 maggio con Don’t Go Gentle. A Film about Idles, documentario super fandom di Mark Archer che racconta l’ascesa della band post-punk inglese. 

Tutte le proiezioni saranno anticipate da incontri con personalità varie per dare contesto e spessore ai film, a partire da quello dedicato a Cobain, che ricordiamo essere il primo documentario dedicato a Kurt autorizzato dalla famiglia. 

«A parlarne ho chiamato un po’ di amici che possono raccontare il vissuto da fans e la loro esperienza sul palco e nel mondo dello spettacolo. Per il 16 marzo ci saranno Roberta Sammarelli, bassista dei Verdena, Cristiano Godano dei Marlene Kuntz e Alex Infascelli, regista di tante cose di livello legate al rock e grande appassionato di grunge, tanto che quando ha vissuto negli States ha “rischiato” di entrare nel Pearl Jam come musicista.»

Per Meet me in the bathroom, dedicato alla scena newyorkese capitanata dagli Strokes all’inizio di questo secolo, a chiacchierare con Toma ci saranno tra gli altri Francesco Mandelli e Carlo Pastore, ovvero un pezzetto di quella Mtv che in quegli anni sguazzava dentro l’indie rock post punk. Per Control a parlarne ci sarà Andy dei Blue Vertigo e Fausto Lama dei Comacose, mentre per Don’t go gentle è prevista la presenza di Giulia Cavaliere, ma il “cast” è in via di definizione.

Biglietti in prevendita sul sito dell’Anteo. Le proiezioni saranno presso il cinema Ariosto tranne Meet me in the bathroom che invece sarà direttamente nel palazzo del cinema di via Milazzo, sede storica dell’Anteo. Il consiglio è prenotarsi per tempo, perché la data del 30 marzo (Meet me in the bathroom) è quasi sold out.

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