La più grande rivoluzione informatica

In Cinema

Emma Watson (così così) e Tom Hanks (brillante in un ruolo anomalo) sono i protagonisti del thriller informatico-filosofico di James Ponsoldt. Che è una sorta di anti – “1984”: tanto l’apologo di Orwell vagheggiava illiberali esiti dall’assenza di diritti individuali, così il seduttivo imprenditore che guida questa tecno-società, n. 1 al mondo, predica la condivisione di ogni informazione, anche personale, a beneficio del progresso dell’umanità. Ottime premesse per un film che si sfilaccia strada facendo

La rivoluzione tecnologica e comunicativa che sta al centro del plot di The Circle dell’americano James Ponsoldt (The Spectacular Now, 2013 e The End of the Tour, 2015) è la risposta elegante e funzionale al caos attuale del mondo internet: grazie ad un unico account, TruYou, collegato alla reale identità dell’utente, s’immagina nel film che sarà possibile compiere ogni operazione, navigare su ogni sito, accedere a qualsiasi portale. A due sole condizioni: trasparenza e condivisione.

E quando la giovane Mae (Emma Watson) viene assunta per lavorare in quella che è considerata la più importante azienda del paese, e che ha progettato questo sconvolgente meccanismo, la sua vita si trasforma: assicurazione sanitaria gratuita per lei e la sua famiglia, ogni tipo di servizio possibile e immaginabile a disposizione e tante attività da condividere con i “colleghi”. Sì, perché, come spiega con una naturalezza terrorizzante il magnate di “The Circle” Eamon Bailey (un Tom Hanks in versione Steve Jobs dallo charme tanto assurdo quanto divertente), “conoscere è un bene, ma sapere tutto è meglio”. E l’unica via per il sapere è la condivisione totale di ogni informazione, senza alcuna privacy o segreto. Solo così si potrà avere un mondo libero, reale, vero.

 

The Circle, adattamento realizzato dal noto scrittore Dave Eggers (autore di Le creature selvagge, 2009) di un suo stesso romanzo del 2013, parte da uno spunto sicuramente originale per un tema ormai molto noto e frequentato, anche al cinema: il controllo delle informazioni e della vita di ogni cittadino. Che qui non è visto negativamente, con paura di possibili conseguenze illiberali (come accadeva invece nel celebre romanzo 1984 di George Orwell), ma al contrario come un contributo di ogni individuo al benessere della società. La condivisione arricchisce, la privacy è egoismo. Ma qual’è il confine tra pensiero razionale e utopia?

Ottimi presupposti, quindi, per una pellicola che però si rivela piatta e priva di slancio. Sono palesi i vuoti di sceneggiatura, che rendono la trama debole, e il fascino del thriller sfuma man mano che il film prosegue, cadendo su due colpi di scena del tutto prevedibili. Ponsoldt punta su una regia visivamente efficace e semplice, di supporto principalmente a una Watson che dovrebbe portare al traguardo la pellicola ma invece non ce la fa. Curioso, al contrario, Hanks: il suo è un personaggio a cui non siamo abituati, ma risulta molto naturale e sfrontatamente simpatico.

The Circle rappresenta la scommessa utopistica del genere umano: nessuna distinzione, nessun segreto. Il filosofo e poeta ottocentesco americano Ralph Waldo Emerson vedeva l’espansione del cerchio come simbolo dell’avanzamento dello spirito umano. Ma la vera domanda è: siamo davvero pronti?

The Circle di James Ponsoldt, con Emma Watson, Tom Hanks, John Boyega, Karen Gillan, Poorna Jagannathan, Bill Paxton 

(Visited 1 times, 1 visits today)