Serie 2016: pronti, divano e via…

In serieTV, Weekend

Cosa ci aspetta nell’anno che comincia, spiegato bene. E sappiate che nel 2016 approda alla serie un signore chiamato Woody Allen. Vi basta?

Se le migliori serie del 2015 le avete già viste, o state per finirle, e avete voglia di iniziarne una nuova, ecco qualche consiglio su cosa ci aspetta – per ora – nel 2016.

Fra i cliffhanger più lunghi della storia sicuramente troviamo Sherlock, la serie tv inglese targata BBC, che ha il brutto vizio di farci aspettare due anni fra una stagione e l’altra. È probabilmente il miglior prodotto televisivo nato dalla saga di Conan Doyle: meglio di Robert Downey Jr poté solamente Benedict Cumberbatch. E paragonare un film con una serie tv non è peregrino nel caso di Sherlock il cui speciale di Natale è arrivato anche sul grande schermo. In onda il 1 gennaio 2016, ha inaugurato la stagione duemilasedici delle serie con un salto nel passato fino all’età Vittoriana. Sherlock si prende una pausa dalla sua consueta storyline della Londra del terzomillennio per rispolverare i vecchi strumenti del detective ottocentesco, non senza un certo humour tipico inglese.

Ma questo nuovo episodio della saga ha il sapore del contentino, visto che non si ha ancora una data di uscita per la quarta serie, ma si vocifera non sarà prima del 2017.

Fra smentite e annunci, dopo varie serie che ne hanno liberamente tratto spunto (da True detective a Wayward Pines), sembra che finalmente stia tornando la serie cult nata dal genio di David Lynch nel 1990: Twin Peaks, ma si sa ancora poco, anzi: il rischio che faccia la stessa fine di Sherlock e ci faccia aspettare fino al 2017 è molto alto, Showtime, infatti, non ha ancora deciso la data della premiere.

Di grandi ritorni in terra inglese è certo, invece, quello di Peaky Blinders con la sua terza stagione. Ambientato a Birmingham, ci dà uno spaccato dei Roaring Twenties diverso da quello a cui siamo comunemente abituati: niente jazz, ma canzoni popolari, quelle che si cantano nei pub dei bassifondi delle città industriali dell’Inghilterra, quelli dei gangsters, delle scommesse sui cavalli, e poi le truffe, l’IRA, le guerre fra bande rivali, gli scioperi operai, le atmosfere fumose, il gergo sottoproletario e quasi nulla che luccica, perché anche il denaro ottenuto illegalmente è opaco. Cillian Murphy, attore protagonista, ci promette la miglior stagione della serie, e viste le prime due possiamo aspettarci solamente grandi cose.

Di promesse è pieno anche Netflix che ha rilevato Black Mirror e ha annunciato 12 nuovi episodi per una terza stagione. La particolarità di Black Mirror sta nel non seguire una storia che si dipana nel corso delle puntate, è una serie antologica, ma diversa da quelle classiche come True Detective, Fargo o American Horror Story: qui ogni episodio è a se stante e può essere guardato come un film. Quello che tiene collegate tutte le puntate è l’idea di fondo che ognuna sviluppa in modo differente: l’analisi della società moderna, il rapporto dell’uomo con la tecnologia (anche quella non ancora inventata), con i mezzi di informazione – a volte anche con una vena satirica.

Brand new è invece Colony che esordirà il 14 Gennaio: in un futuro distopico un’occupazione militare extraterrestre mantiene il potere con vari metodi di controllo e intimidazione come la sparizione forzata dei propri cari, ore di lavoro obbligatorie, propaganda e tutto l’armamentario sci-fi delle narrazioni distopiche.

Metti insieme Mike Jagger e Terence Winter, Martin Scorsese a dirigere il pilot, la New York degli anni Settanta, la vita notturna, il rock, il punk e il risultato è Vinyl, serie targata HBO in uscita a febbraio, che racconta la scena musicale della Grande Mela e di Richie Finestra, boss di un’etichetta discografica.

Il 22 novembre 1963 a Dallas veniva ucciso J. F. Kennedy. L’8 novembre 2011 Stephen King scrive un romanzo di fantascienza intitolato 11/22/63. Il 15 Febbraio 2016 esce una serie tratta dal romanzo di King che parla dell’assassinio di J. F. K. La serie si chiama 11/22/63 e ad essere precisi non parla dei fatti di Dallas, ma di un uomo che viaggia nel tempo e cerca di impedire che Kennedy venga ucciso. Con J.J Abrams come executive producer insieme a King stesso e James Franco nel cast possiamo aspettarci grandi cose.

J. J. Abrams è l’executive producer anche di Westworld, tratta dall’omonimo film scritto e diretto da Michael Chricton (quello di Jurassic Park). È la storia di una parco divertimenti futuristico che l’Hollywood Reporter ha definito l’oscura odissea dell’alba della coscienza artificiale e del peccato futuro.

Joe R. Lansdale è uno scrittore americano, maestro del mistero e della suspense, dalla originalissima (e spesso aspra) vena comica e irriverente, non di rado infarcita di splatter. Dalla sua penna è nato il ciclo di nove romanzi su Hap e Leonard che arriveranno presto su piccolo schermo grazie a Sundance TV. Leonard è un veterano del Vietnam, nero, gay e con problemi di rabbia. Hap, al contrario, ha passato due anni in prigione per essersi rifiutato di servire nell’esercito durante la guerra in Vietnam.

Jesse Custer è il Preacher di cui parla la serie omonima prodotta da AMC che racconta un viaggio alla ricerca di Dio da parte di questo strano prete con facoltà soprannaturali, la ex fidanzata Tulip e un vampiro di nome Cassidy.

Underground è una serie TV storica che narra della fuga verso la libertà di un gruppo di schiavi neri in una piantagione. Siamo nell’America sudista prima della guerra civile. Il nome della serie viene da Underground Railroad, un’associazione segreta creata da uomini e donne liberali per aiutare gli schiavi a fuggire.

Per gli amanti dell’horror Outcast basato sull’omonimo fumetto creato da Robert Kirkman, lo stesso Kirkman di The Walking Dead e Ultimate X-Men. La storia si concentra su Kyle Barnes, posseduto sin dalla sua infanzia. Da adulto inizia un cammino per capire la verità, ma scopre cose che potrebbero cambiare per sempre la vita sulla terra.

Dagli outcasts agli Outsiders che nelle bellissime vedute degli Appalachi racconta la storia di un clan di outsiders che ha abitato su quei monti del Kentucky da tempo immemore. Vivono fuori dalla civiltà e per questo non rispettano le sue leggi, e sono disposti a difendere i loro territori e il loro stile di vita a qualunque costo.

Nato da una costola di Jessica Jones, Luke Cage è la nuova serie targata Netflix su un supereroe. Se il cognome vi suona familiare è perché Nicholas Cage ha scelto il suo proprio per la sua passione per i fumetti e per Luke Cage in particolare. Luke è un uomo con una forza e resistenza sovrumana dovuta ad alcuni esperimenti cui si è sottoposto dopo essere stato imprigionato per crimini non commessi.

Per finire una serie sulla quale non si sa quasi nulla, neanche il titolo. È prodotta da Amazon Studios ed è diretta da Woody Allen, e forse basta sapere questo per aspettare con ansia ulteriori dettagli.

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