Musica e web: gli influencer nel mondo delle 7 note

In Musica

In un’epoca dominata dalla tecnologia, proviamo a tracciare un percorso online per riscoprire la bellezza della musica con l’aiuto di alcuni dei profili social più interessanti del settore

Al giorno d’oggi tutto avviene online. Acquistiamo online vestiti, cibo, libri; mandiamo decine e decine di mail al giorno; leggiamo notizie e seguiamo i nostri idoli sui social network. Alla luce di questo scenario grottesco, in cui ogni nostra azione passa attraverso lo schermo di un telefono o di un altro device, abbiamo provato a chiederci come è cambiato il modo di vivere la musica, e soprattutto, abbiamo fatto un esperimento. Abbiamo immaginato un utente privo di qualsiasi tipo di cultura musicale, e abbiamo disegnato per lui un percorso interamente digitale, attraverso cui “formarsi” e (ri)scoprire la bellezza della musica, di oggi, di ieri e di domani. Per farlo, ci siamo affidati ad alcuni profili social, ottimi esempi di come si possa essere influencer di musica nel vero senso della parola – ossia di come anche una persona “normale” possa farci appassionare a una delle ricchezze più preziose della nostra vita.

E allora la prima tappa di questo viaggio di avvicinamento alle 7 note non poteva che essere un negozio di strumenti musicali.

CHICAGO MUSIC EXCHANGE – @ChicagoMusicExchange
Questo negozio di Chicago è il paradiso di ogni musicista, ed è impossibile guardare uno solo dei loro post senza farsi venire una voglia matta di prendere in mano uno strumento e suonare. Tra chitarre, bassi, batterie e synth, i ragazzi del CME raccontano la bellezza di ogni singolo strumento che hanno in negozio in maniera genuina e senza filtri: il risultato è una vetrina di oggetti bellissimi, di legni strani e pedali sconosciuti, di strumenti vintage e di novità tecnologiche, in cui però trova spazio anche la personalità dei commessi, che amano gli strumenti e si divertono a consigliarli a tutto il mondo. Non è un caso che tra Instagram e Facebook raccolgano oltre 450,000 fan in tutto il mondo.

RICK BEATO – EVERYTHING MUSIC
Ora che abbiamo trovato il nostro magazzino in cui rifornirci di strumenti, ci serve qualcuno che ci dia i consigli giusti su come si scrive una canzone, su come ascoltare un brano e su come allenare il nostro orecchio ad apprezzare la musica, dalla più pop alla più colta. E, fidatevi, nessuno può consigliarvi meglio di Rick Beato. Autore, insegnante e produttore musicale, Rick conta poche collaborazioni di rilievo (perlomeno, nessuna delle sue produzioni è mai arrivata spontaneamente alle nostre orecchie. Eppure, il suo canale youtube è un assoluto must per tutti gli appassionati di musica, e anche per chi vuole capirci un po’ di più. Dai video con il figlio Dylan in cui spiega cos’è l’orecchio assoluto, passando per vere e proprie lezioni di teoria, Rick Beato è una delle persone più preparate in campo musicale. E la serie  What Makes This Song Great, in cui disseziona i brani più famosi della storia per spiegare al pubblico come sono stati creati e perché hanno avuto così tanto successo, è una vera e propria gemma.
Menzione speciale: Marco Arata, aka Mark the Hammer. Il suo è un approccio un po’ diverso: non parte da un brano già esistente, ma cerca di costruire il prototipo di una canzone “di genere” partendo dagli elementi fondamentali. Un esempio? Guardate qui sotto:

TEN SECOND SONGS
Abbiamo imparato ad ascoltare i grandi classici della musica. Adesso è il momento di capire come avrebbero potuto essere, questi classici, se interpretati da altri artisti. Ci affidiamo quindi a Anthony Vincent: capello lungo e riccio, look alla Kirk Hammett dei Metallica, e una quantità di timbri vocali fuori dal mondo, Anthony si è inventato il format delle Ten Second Songs, ossia di canzoni interpretate in decine e decine di stili diversi, senza mai interrompere il flusso della canzone. Un esempio? La sua versione di Bohemian Rhapsody dei Queen. Il format non è originalissimo, ma lui è davvero un campione. Meritano però una menzione speciale l’italianissimo Danny Metal (che reinterpreta pezzi italiani in chiave metal, l’ultimo dei quali il pezzo vincitore di Sanremo) e Jon Sudano, che invece canta sempre la stessa melodia sulle basi più disparate.

REACTION VIDEOS
Non vogliamo tediarvi con i tantissimi (e talentuosissimi) musicisti del web: sarebbero troppi ed è sufficiente una breve ricerca su instagram per trovare i vostri preferiti. Vogliamo quindi chiudere questo nostro prontuario per un neofita della musica online con un’ultima tipologia di video: i reaction videos. Ce ne sono di ogni tipo, ma il formato è quasi sempre lo stesso: persone che ascoltano in diretta e per la prima volta un pezzo (spesso suggerito dai follower) e poi lo commentano insieme alla propria community. È così che appassionati di rap scoprono i Pink Floyd, vocal coach commentano cantanti di cui non avevano mai sentito parlare, e così via. Ne volete uno veramente particolare? Allora Rob Houghton è quello che fa per voi: un pastore cristiano che ascolta e commenta con il figlio alcuni dei brani più controversi della scena rock e metal. Sembra una follia, eppure forse è proprio l’incontro tra due mondi così apparentemente diversi a far sì che il suo canale abbia più di 2 milioni di visualizzazioni in pochissimi mesi.

Perché del resto musica e web hanno il grande pregio di avvicinare anche gli elementi più lontani.

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