Milano Design Film Festival 11. Etica oltre l’estetica

In Arte, Cinema

Torna dal 6 al 10 marzo 2024 il Milano Design Film Festival (MDFF), piattaforma culturale e appuntamento annuale che sfrutta il medium cinematografico per diffondere…

Torna dal 6 al 10 marzo 2024 il Milano Design Film Festival (MDFF), piattaforma culturale e appuntamento annuale che sfrutta il medium cinematografico per diffondere le manifestazioni più contemporanee del mondo architettonico e del design. Il programma dell’undicesima edizione continua nella stessa direzione di quelle precedenti, presentando prospettive inedite che permettono di andare oltre la mera componente estetica del design e di affrontare le questioni sociali, etiche e politiche che caratterizzano la nostra epoca inquieta. Quest’anno l’accento sarà posto sulla sostenibilità e sulla scottante questione ambientale. MDFF si pone l’obiettivo di restituire l’immagine di un mondo in crisi, definito da un’economia del consumo non più sostenibile e sul precipizio dell’irreversibile. Le proiezioni in programma permettono di riflettere sulla condizione in cui riversiamo e sulle possibili soluzioni alla crisi, come la green architecture e la moda etica. Sotto la direzione artistica di Cristiana Perrella, il festival prevede più di 30 titoli tra lungometraggi, cortometraggi, documentari, fiction, ritratti di progettisti e video d’arte, ma ospiterà anche eventi, talk con gli autori e workshop. I titoli in questione provengono dalla SELEZIONE UFFICIALE, frutto di un’attenta cernita del Comitato di selezione, e dal MDFF STUDENT AWARD, premio dedicato ai migliori corti realizzati da studenti – con l’aggiunta, fuori concorso, di due proiezioni speciali che chiudono il programma 2024. Le sedi che accoglieranno la manifestazione filmica abbracciano diversi luoghi della città, come la Triennale Milano, Anteo Palazzo del Cinema e la Fondazione dell’Ordine degli Architetti PPC della Provincia di Milano.

I temi trattati giungono da varie prospettive, attraverso le quali vengono raccontate cinematografie distanti tra loro. L’architettura del continente indiano viene approfondita in due film: The Sense of Tuning di Bêka & Lemoine, (Francia, India, 2023, 98’), dedicato a Bijoy Jain, fondatore dello Studio Mumbai in India, e The Promise – Architect BV Doshi di Jan Schmidt-Garre, (Germania, 2023, 90’), sulla vita di Balkrishna Vithaldas Doshi, uno degli architetti più influenti in India nel XX secolo. Invece, In The Mood For Art di Michael Schindhelm (Svizzera, 2023, 53’) sposta il focus sulla Cina, tratteggiando la storia del museo M+, ideato da Herzog & de Meuron e sede della collezione più significativa al mondo di arte contemporanea cinese. Dall’altra parte del globo, anche l’architettura brasiliana trova posto all’interno della rassegna MDFF. In Apagada di Alexandre Humbert e Unfold (Belgio, 2024, 21’20’’), si narra la storia di un gruppo di artisti che, dopo un incendio al Museo Nazionale del Brasile a Rio de Janeiro, si cimenta nella ricostruzione delle opere d’arte perdute. In Skin of Glass, di Denise Zmekhol (Stati Uniti, Brasile, 2023, 90’), viene raccontata la storia della più grande “favela verticale” di San Paolo, progettata da Roger Zmekhol come esperimento modernista nel 1968 e occupata negli anni a seguire da movimenti fondati sulla lotta per il diritto alla casa. Quest’ultimo tema è anche al centro di film come The Architects of Hope: The First Steps of Rebuilding Ukraine di Paul Thomas (Ucraina, 2023, 60’), che esplora le prospettive di ricostruzione di un paese, l’Ucraina, tuttora devastato dalla guerra. On the Margins di Jingru (Cyan) Cheng, Chen Zhan (Cina, 2023, 12’) indaga la condizione del con-vivere attraverso la documentazione di famiglie in Cina che formano nuclei di coabitazione per superare le difficoltà nel trovare alloggi a prezzi accessibili.

La sostenibilità ambientale è al centro di Fashion Reimagined di Becky Hutner (Regno Unito, Stati Uniti, 2022, 110’) e Tactile Afferents di Formafantasma e Joanna Piotrowska (Italia, 2022, 6’). Entrambe le proiezioni indagano le opportunità per un’industria tessile etica e non nociva sia per l’ambiente, sia per gli esseri che ne fanno parte. 5Square – via Antegnati // Milano di Luigi Cutore (Italia, 2023, 8’40’’) affronta il tema della sostenibilità attraverso l’innovativo progetto di social housing dello studio Barreca. Infine, in Green Over Gray. Emilio Ambasz di Francesca Molteni e Mattia Colombo (Italia, 2023, 55’50’’) si offre una panoramica esauriente sui progetti progressisti di Emilio Ambasz, architetto argentino che già negli anni ’70 pianificava costruzioni che garantissero il benessere dei diversi ecosistemi in cui venivano edificate. Il festival si conclude con due proiezioni fuori concorso. La prima High & Low John Galliano di Kevin Macdonald (Francia, Stati Uniti, Gran Bretagna, 2023, 116’) restituisce uno spaccato sulla vita tormentata dello stilista inglese. La seconda, L’Inhumaine di Marcel L’Herbier (Francia, 1924, 135’), rappresenta la magnifica fioritura delle arti all’Esposizione internazionale delle arti decorative di Parigi nel 1925. Restaurato in occasione del suo centenario, L’Inhumaine verrà proiettato in anteprima con sonorizzazione dal vivo del musicista Lorenzo Senni nello splendido Salone d’onore della Triennale di Milano.

Milano Design Film Festival 2024, 11ª edizione, 6 – 10 marzo 2024Biglietti e abbonamenti in vendita alla

In copertina: sill da Tactile Afferent di Formafantasma & Joanna Piotrowska. Milano Design Film Festival 11, Official Selection, DFA Short © Joanna Piotrowska and Formafantasma, Image Courtesy Fondazione In Between Art Film.

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