La Commedia Umana di Hotakainen

In Letteratura

“La legge di natura” di Hotakainen affronta, con leggerezza, temi spinosi come stato sociale, crisi economica, conflitti generazionali, senso della vita

L’accoppiamento giudizioso tra impegno civile e poesia è cosa improbabile, c’è riuscito Italo Calvino, e ci riesce Kari Hotakainen con il suo ultimo libro, La legge di natura.

Lo scrittore finlandese mette in scena attraverso personaggi qualsiasi una sorta di Commedia umana contemporanea, in cui affronta, come fatti quotidiani, temi spinosi come stato sociale, crisi economica, evasione fiscale, conflitti generazionali, crisi tra i sessi, senso della vita. E lo fa con leggerezza.

La magia è che riesce a non cadere nel pamphlet ideologico, nella retorica di denuncia o in quella buonista, e sceglie di riportare i grandi temi politici ed esistenziali alla vita vera; a quel che dobbiamo affrontare tutti i giorni  con lo stipendio ridotto, alle malattie, alla spesa quotidiana, all’aria mefitica che respiriamo, ai litigi con i partner e con i figli.

Non guardarti, guarda il cielo. Il romanzo comincia con un infermiere che soccorre Rautala, vittima di uno spaventoso incidente automobilistico. Doveva stare calmo,”pur sapendo quanto fosse difficile in quell’ammasso di lamiere insanguinate. Basta non guardare le ossa che ti spuntano fuori ma tenere gli occhi fissi al cielo, attraverso il parabrezza frantumato”.

Il protagonista è un uomo di mezz’età, imprenditore senza scrupoli, evasore fiscale convinto, padre insofferente di Maria, pasionaria ecologista. È cinico e sicuro di sé quando l’incidente, quasi mortale, e il silenzio del letto d’ospedale, gli fanno rivedere la sua vita. A poco a poco tutto acquista un senso diverso, tutto si sgretola e viene raggiunto da schegge di amore e di compassione. Di fronte alla morte cambiano le priorità e il senso della vita.

“Rautala si ricordò di essere padre. Si sforzò di ricordare tutti i suoi ruoli. Padre. Figlio. Imprenditore geotermico. Vedovo. Padrino. A breve nonnino. Quasi cadavere. Ne aveva parecchi. E da ciascuno uscivano tante ossa”.

Nella sua rinascita lo assiste l’infermiera Laura, così professionale, così compassionevole da sopportare tutte le violenze verbali che sputano i sopravvissuti, perché per lei ogni degente ha il proprio modo di rifiorire. Laura ha un segreto: durante la pausa si chiude in un ripostiglio e si mette gli auricolari. ‘Ed era raggiunta da un altro mondo ’.

Un bombardamento di musica heavy metal, violenta, a volume impossibile: era il suo modo di recuperare le energie.

Altro ‘medaglione’ irresistibile è quello riservato ai vecchi genitori di Rautala:

“stavano insieme da mille anni. Non avevano mai nemmeno preso in considerazione l’idea di separarsi, ma di uccidere il coniuge sì. Un incensurato al suo primo delitto può cavarsela con una condanna di pochi anni, anche se poi, una volta tornato a casa, si ritrova solo. Il lato triste dell’omicidio”.

Kari Hotakainen, La legge di natura (Iperborea, pp. 262, €17,50)

Immagine di Riccardo Romano

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