Ballando, cantando, recitando all’ex Paolo Pini

In Teatro

Iniziata con “Gola” la rassegna “Da vicino nessuno è normale” con la cooperativa sociale Olinda. In programma cinema, musica, teatro, Buscaglione story e un’anteprima di Latella

Si definisce “città lumaca”, nel manifesto della XIX edizione del suo evento annuale Da vicino nessuno è normale, l’area dell’ex ospedale psichiatrico Paolo Pini di Milano, gestita negli ultimi vent’anni dalla cooperativa sociale Olinda. È una piccola città che si fa spazio all’interno di una città metropolitana, rivalutando la dimensione collettiva e un approccio di virtuosa lentezza in una società che Olinda vede caotica e vuole riportare a uno stato di naturale spontaneità.

Il parco in cui le attività di Olinda prendono vita è perciò immaginato come una chiocciola, che lentamente persegue il suo obiettivo di lavorare, far lavorare, collaborare, ospitare, convivere, condividere esperienze con chiunque senta la necessità, come loro, di vivere in una dimensione originaria di condivisione e genuinità.

La rassegna Da vicino nessuno è normale è la dimostrazione e il culmine di questa filosofia di vita della cooperativa. È iniziata lunedì 15 giugno con lo spettacolo Gola, frutto di un laboratorio organizzato dalla compagnia Socìetas Raffaello Sanzio, che ha inaugurato il festival con un lavoro di grande impatto visivo ed emotivo. Continuerà con un programma giornaliero fino al 25 luglio, ospitando compagnie e artisti da diverse parti d’Italia (tra queste Milano, Ravenna, Roma).

Il palinsesto, oltre ai lavori teatrali più tradizionali, prevede anche spettacoli performativi, danza, cinema e serate musicali.

Lo stesso Gola è una performance concentrata sullo strumento del corpo, della comunicazione attraverso l’immagine. Mentre il 10 e l’11 luglio sarà la volta di Kriminal Tango (con Marco Cavalcoli), il recital di un Mediattore che ripercorre i passi di Fred Buscaglione.

Altro studio sulle fragilità umane, sull’intimità, è Nessuno sa di noi (con Mattia Peretto e Julie Stanzak), che è invece ascrivibile al mondo della danza.

Per assistere a nuove sperimentazioni del linguaggio cinematografico o per capire i meccanismi del cinema classico, bisogna partecipare prima a Milano in 48 ore – Instant movie festival (19 giugno e 4 luglio), e vedere poi MM&M – Movies, Monstrosities and Mask (23-24 giugno).

Infine, tutti i giovedì si può godere dell’atmosfera del parco dell’ex Paolo Pini, ballando al ritmo di musica balcanica, jazz, swing o semplicemente ascoltando le performance di musicisti italiani poco noti alla scena commerciale come il Black beat movement (2 luglio), la Black bottom jazz band (9 luglio) e La band del Brasiliano (16 luglio). Live e djset annessi si svolgono nella sede del ristorante Jodock gestito dalla cooperativa e in collaborazione con I distratti.

Mentre, in ambito strettamente teatrale, saranno presenti la Compagnia delle Albe con Il volo – la ballata dei picchettini (27-28 giugno), una collaborazione tra Fattore K, I Teatri del Sacro, Armunia Festival e Olinda con Ramayana (7-8 luglio), 369gradi e Armunia Festival con Elettrocardiodramma (12 luglio), il Teatro delle Moire, insieme a Cinzia Delorenzi e I Teatri del Sacro, con Sante di scena (14-15 luglio) e la compagnia di Antonio Latella Stabilemobile con Caro George (16 luglio).

Chiuderà la stagione un laboratorio composto da duecento ragazzi di tutta Italia, sotto la guida del Teatro delle Albe, dal titolo Eresia della felicità a Milano (21-25 luglio, al Castello Sforzesco).

Ogni spettacolo è frutto di nuova ricerca, sulla realtà italiana, sulle culture straniere, sulle nostre paure e sulle verità che vi si nascondono dietro, sulla quotidianità e sull’estasi di ciò che può sembrare eterno. Tutto rigorosamente all’insegna di uno sguardo diverso, originale e naturale con cui astrarsi dai meccanismi frenetici cittadini e dedicarsi ad “andare a teatro,incontrare persone di ogni provenienza mentale e geografica, arrivate da vicino o da lontano, con un bagaglio di storie e viaggi avventurosi”.

Frequentare la rassegna non è perciò solo andare a teatro, ma è un atto di partecipazione a un evento collettivo che riconosce nel suo impatto sul pubblico, nell’interazione, nello scambio di idee ed energie il proprio valore fondamentale.

Da vicino nessuno è normale – XIX edizione, Olinda, Ex ospedale psichiatrico Paolo Pini, dal 15 giugno al 25 luglio

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