I volti nuovi della stagione

In Teatro

I volti nuovi della stagione: conferme piacevoli, ritorni più che graditi. Sono gli “attori giovani” della stagione che vedremo, alle prese con classici di rito e testi contemporanei…

Ci sono giovani attori, attrici o anche giovani registi che nella prossima stagione sono attesi con particolare curiosità al salto in alto teatrale, a una prova che potrebbe essere importante per la loro carriera. E noi proviamo a immaginare una ideale lista di dieci nomi da segnare nel taccuino di uno spettatore attento e fedele. Non si esaurisce il panorama, sia chiaro: sono alcuni suggerimenti, alcune possibilità…

Christian La Rosa (foto in evidenza, proprietà di Brunella Giolivo)  

Sarà Pinocchio al Piccolo Teatro nella rilettura di Antonio Latella, presente anche con un acclamato monologo, Ma; La Rosa è già stato Oreste nella maratona sempre latelliana di Santa Estasi

Sonia Bergamasco

La conosciamo bene, si è messa in luce al Parenti con i monologhi di Tolstoij e della Nemirovski, dove già ha fatto esperienza, ma ora debutta come regista e la aspetta una bella prova, la riduzione di Massini di uno splendido romanzo epistolare di Balzac, Memorie di due giovani spose con due giovani ma affermate presenze, Federica Fracassi e Isabella Ragonese, che si dividono i ruoli di queste sue opposte delusioni, due ragazze che uscite dal collegio prendono strade sentimentali diverse. In fondo c’è comunque per tutti la scoperta della psicanalisi.

Ambra Angiolini

È la sfida più rischiosa per un’attrice che di sicuro nel corso del tempo si è liberata dall’immagine televisiva stereotipata: ma oggi la si vedrà in un classico di Pinter, Tradimenti con la regìa di Michele Placido insieme a un altro attore sulla pista di lancio come Francesco Scianna, impegnato con la difficoltà del “non detto” del grande commediografo inglese.

Tindaro Granata

Attore e autore tra i più prolifici e coraggiosi della nouvelle vague siciliana (il suo Antropolaroid è un mionologo cult) apparirà in una bella versione tutta grottesca ed en travesti della “locandiera” regìa di Antonio Chiodi e nell’ Ifigenia” allestita da Carmelo Rifici al Piccolo. Ed infine è l’autore attore e regista di Geppetto e Geppetto , il primo spaccato di un matrimonio gay.

Lucia Lavia (foto) 

Ha i cromosomi teatrali del papà Gabriele e di mamma Monica e già la si è vista superare scogli pirandelliani ed altro, ma fra poco sarà niente meno che Madame Bovary di Flaubert riscritta da Letizia Russo.

Lucia-Lavia

Camilla Semino Favro

Ammiratissima l’anno scorso per il doppio ruolo in Harper Reagan,  la giovanissima Camilla è uno dei nuovi jolly del Teatro dell’Elfo ed Elio De Capitani le ha fatto un regalone, la Desdemona nel suo nuovo Otello.

Marco Bonadei

L’ex tontolone di History boys, già figlio del commesso Loman affronta ed eredita un ruolo storico del Sogno di una notte di mezza estate, la parte buffa di Bottom che nella molte versioni del classico dell’Elfo era stata sostenuta da De Capitani. Ricambio generazionale.

Angelo Di Genio (foto) 

Star di Bennett (sempre gli alunni di storia…), Di Genio in queste stagioni ha superato molti ostacoli ed è stato notato, plaudito, premiato sia con Testori sia come Biff nel testo di Miller, ripreso per la quarta stagione. Ma la bella prova è ora doppia: da una parte la ripresa del monologo Road movie, prova di intensità non comune, e dall’altra il ruolo di Geppetto e Geppetto che prevede anche una parte di bambino in cui il giovane davvero stupisce.

 

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Carrozzeria Orfeo

È un giovane ma già affermato gruppo che ha al suo attivo best seller del mondo off come Thanks for vaselina e Animali da bar” in ripresa anche questa stagione: sono un gruppo da tenere d’occhio, una visione del teatro contemporanea ma non volgare né superficiale.

Giovanna Mezzogiorno e Stefania Rocca

Sono due ben note conoscenze del nostro cinema ma ora si misurano con due prove difficili in un ritorno al teatro d’autore che fa loro onore. La Rocca è con Franco Castellano in Scandalo di Schnitzler mentre Giovanna, che ha iniziato seguendo il papà Vittorio alla corte di Peter Brook, la si vedrà in Sogno d’autunno di Jon Fosse, star del teatro nordico intimista strindberghiano.

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