È tornato il Komandante

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Vasco Live Kom 2015. Il 17 e 18 giugno i riflettori dello stadio San Siro si accenderanno per illuminare di nuovo il volto e le canzoni di Blasco

«Spinoza diceva che chi detiene il potere ha sempre bisogno che le persone siano affette da tristezza. Noi siamo qui questa sera per portarvi un po’ di gioia!» Vasco

Ognuno di noi ha delle ricorrenze annuali alle quali non vorrebbe mai rinunciare. Per migliaia di italiani il concerto di Vasco Rossi è proprio questo: un appuntamento fisso, irrinunciabile. E anche quest’anno ci siamo, dopo i quattro sold-out di Bari e Firenze è arrivato il momento di Milano. In particolare il 17 e il 18 giugno il Blasco nazionale sarà allo stadio di San Siro per l’ennesimo rock ‘n’ roll show.

Il più grande punto di domanda negli ultimi anni riguarda la tenuta fisica di Vasco. Io per primo ho criticato il concerto del 2011. Le canzoni eran sempre quelle, quelle che già in mille concerti avevano fatto ballare, cantare ed emozionare tutti. Ciò che mancava era la sua energia, quella forza necessaria per entrare in empatia con 80mila persone. Anche io pronunciai tra la malinconia e la delusione l’inesorabile sentenza: «non ce la fa più».

Nel corso dell’estate di quell’anno si scoprì che era malato, diagnosi che avrebbero potuto fare migliaia di suoi fan prima dei medici. Perché questa è la particolarità dei concerti di Vasco: è un uomo che con le sue canzoni ci lascia completamente entrare nella sua vita, e riesce a entrare nella nostra.

Ebbene, sono andato a sentire Blasco l’anno scorso: sembrava di aver fatto un salto indietro di 10 anni (il mio primo concerto di Vasco a San Siro). Dal sorrisetto allusivo di Rewind, allo sguardo malinconico di Liberi Liberi, fino al grido viscerale di Siamo solo noi, eravamo ancora noi dentro la sua vita, e lui dentro la nostra. E allora cori di «scusa Vasco, ce la fai eccome».

Le recentissime perfomance di Bari (con un’astronave rock come palco) e Firenze  sono state decisamente all’altezza, con due ore e mezza di mix tra i successi di sempre e i brani degli ultimi album. Dell’ultimo CD, Sono innocente, coinvolgono molto le ballate Come vorrei e Dannate nuvole, nonostante che l’album sia leggermente al di sotto degli standard del Blasco.

Nella band pare ormai definitivo il rimpiazzo del mitico Maurizio Solieri (non senza dissapori) con Vince Pastano e la sua chitarra dura e carismatica, a tratti quasi metal. Sempre presente Steff Burns e confermato Will Hunt (Evanescence) alla batteria, oltre ai soliti Claudio “Gallo” Golinelli al basso, Alberto Rocchetti alle tastiere, Andrea “Cucchia” Innesto e Francesco “Frank” Nemola agli strumenti a fiato e Clara Moroni come voce femminile. E come ogni anno noi, i soliti della combriccola del Blasco, ci vedremo a San Siro.

Vasco Live Kom 2015 allo stadio San Siro il 17 e 18 giugno