Tramedautore, va in scena la realtà

In Teatro

Tramedautore: al Piccolo, organizzata da Outis, va in scena una rassegna dedicata alla drammaturgia contemporanea. Quest’anno si raccontano l’Europa e i suoi conflitti laceranti o silenziosi…

Sotto l’egida del Piccolo Teatro Grassi, fino al 25 di settembre, va in scena la realtà. Quella che scoperchia i limiti del realismo, quella che abita le nostre giornate farcite di noia, conflitti, tensioni, vita e pure morte.

Una realtà che la drammaturgia immortala, quando vuole, con lucidità estrema, con un rigore che non fa sconti, quasi per vocazione. È un po’ la linea, seppur ampia, sulla quale si muove la strutturazione di Tramedautore, festival internazionale della drammaturgia “nuova” che ha la finalità di allacciare spettatori e teatro in un legame solido, una relazione che metta al centro la contemporaneità come chiave di lettura per (ri)leggere il teatro.

E così, dopo aver volto lo sguardo verso le drammaturgie di tutto il mondo (dall’Italia alla Corea del Sud, dalla Francia a Singapore) la rassegna, ospitata al Piccolo per il quindicesimo anno consecutivo e organizzata da Outis – Centro Nazionale di Drammaturgia Contemporanea, concentra le sue riflessioni sull’Europa. Il vecchio Continente sarà inquadrato, suggestionato e molestato nella sue componenti più problematiche, accese da un teatro (anzi: da più autori) alla ricerca di un’identità precisa, che si nutra e al contempo possa tacere in eterno delle lacerazioni in seno a questa terra così diversificata.

trame680x260_57a06c861dced

In mezzo ci sono le crisi: quella economica e quella dei migranti, ma anche quella del sesso, dei corpi e delle anime. Ampio spazio, in questa edizione, sarà dedicato con particolare attenzione all’Italia, alla Norvegia e alla Germania.

Per quel che riguarda la Norvegia, l’apertura dell’intera rassegna è stata affidata al teatro di Jon Fosse e al suo Det er Ales, ispirato al suo stesso romanzo, una storia mozzafiato di abbandono e di dolore, come e lasciti storici in grado di modificare profondamente le tracce della nostra esistenza negli anni.

Liberamente ispirato all’omonimo romanzo di Andrea Camilleri, invece, è Il colore del sole (foto in primo piano), un rocambolesco esperimento che connette l’io personale del giallista (e tanto altro…) più venduto d’Italia alla fuga da Malta di Caravaggio. Adattato da Gian Maria Cervo, lo spettacolo si muove in maniera de-strutturata per restituire al pubblico un’atmosfera surreale, di compiaciuta ricostruzione: un’opera in cui la narrazione, in un’epoca come la nostra fortemente vocata allo storytelling come attitudine non più solo culturale ma anche aziendale e industriale, diventa un’arma attualissima e più che strumentale.

E di immobilismo e belligeranza parla Who the fuck started all this- Hurtling Stillness (foto in basso), ispirato al testo del macedone Dejan Dukovski e adattato dalla norvegese Agate Øksendal Kaupang: un tandem norvo-macedone in cui il grottesco la fa da padrona, al centro di una serie di situazioni sospese tra la brutalità e il no-sense di un contesto, quello dell’umorismo balcanico, in cui tutto quello che conta è barcamenarsi tra una disavventura, una risata e una (in)sana risata. Di dolore, spesso.

Joele Anastasi (foto in basso) di Vuccirìa Teatro – tra le realtà più interessanti del panorama di drammaturgia giovane, non fosse altro per il poderoso e mai banale impegno queer – riadatta il norvegese  Lilleskogen di Jon Jesper Halle, opera fondamentale per capire quanto il senso di crescita e quello d’infanzia siano mutuati in un rapporto di proporzionalità diretta, in cui però le misure e le latitudini non contano più delle fantasie di un bambino.

joeleanastas2

E tanti altri sono gli spettacoli che andranno in scena fino alla fine della rassegna, che si chiuderà con Esilio (foto in copertina), secondo capitolo della Trilogia della Fine del Mondo della Piccola Compagnia Dammacco. Una storia di graduale deteriorazione dell’Io, di chi viene assorbito dalle pastoie di una società che non rispetta e, semplicemente, procede.

Clicca qui per il programma completo 

(Foto in copertina di proprietà di Vito Valente)