Turisti della vita: sogno ma forse no

In Teatro

L’autore di NERDs torna sulle scene del Teatro Filodrammatici con una (tragi)commedia poco convenzionale sulla mancanza di responsabilità dell’uomo oggi

Dopo il successo della scorsa stagione N.E.R.D.s. – Sintomi, Bruno Fornasari torna in veste di autore e regista sul palco del Teatro Filodrammatici con Il turista. Il desiderio di staccare la spina, di lasciarsi alle spalle gli stress della vita quotidiana e concedersi un meritato riposo, magari in una località tranquilla e non particolarmente affollata, in apparenza estranea al caos di problemi cittadini: insomma, essere in vacanza per almeno una settimana e non pensare più a nulla.

È proprio questo che fa decidere Gimmi (Federico Manfredi) per un paesino remoto e la camera in affitto di Pit (Tommaso Amadio) e Lia (Annagaia Marchioro), i quali hanno deciso di affittarla dopo la morte della zia. Dunque, una vacanza ideale per Gimmi. Tuttavia, nella realtà dei fatti, proprio dalla sera del suo arrivo, essa si tramuta ben presto in un’angoscia: si è ubriacato con Pit, quest’ultimo ha investito un extra comunitario e poi sono scappati via. Al risveglio mattutino Gimmi comincia a fare conoscenza di Lia, moglie di Pit, che della loquacità ha fatto la sua virtù, ma anche dello stesso Pit, conosciuto solamente una manciata di ore prima, esaurito e senza più lavoro: come mai Lia è così accondiscendente con l’ospite? Si è trattato davvero di un incidente? Vacanza da sogno o da incubo? Al colpo di scena finale l’ardua sentenza.

Fin dall’inizio dell’opera ciò che colpisce è la dinamicità, l’ironia delle battute senza sosta fra tutti e tre gli attori; un botta e risposta senza soluzione di continuità, mai banale e portato avanti senza sbagliare un colpo. Federico Manfredi fa emergere con efficace precisione ogni paura, imbarazzo e anche frustrazione di un ospite che, mano a mano, non si sente più a suo agio nella sua vacanza, mentre Tommaso Amadio incarna altrettanto la figura di un uomo esaurito in superficie, quanto avido e rancoroso. Un plauso particolare va ad Annagaia Marchioro che rende sempre imprevedibile la personalità graffiante e calcolatrice di Lia, particolarmente quando il suo personaggio domina verbalmente la scena sia con Gimmi, sia con Pit.

All’interno di una scenografia che cambia attraverso alcuni oggetti e indicazioni a video, i personaggi creati da Bruno Fornasari passano da una stanza all’altra, così come i loro atteggiamenti mutano e i loro sentimenti scivolano da ciò che dovrebbe essere giusto al desiderio, dal celare un segreto al non riuscire a mantenerlo. Dopotutto, come scrive lo stesso Fornasari, «l’abito fa il monaco e dall’abito che indossiamo dipendono le nostre paure e i nostri desideri».

Il turista di Bruno Fornasari, regia di Bruno Fornasari al Teatro Filodrammatici fino al 22 maggio

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