Teatro Parenti, un tuffo dove l’acqua è più blu

In Teatro

Il teatro diretto da Andrée Ruth Shammah non smette mai di stupire: la sua energia riporta alla luce gli spazi della piscina Caimi

Un tuffo dove l’acqua è più blu, eppure Andrée Ruth Shammah non si è scordata di te.

La donna che dal 1972 dedica le proprie energia e passione al Teatro Franco Parenti, che i meno giovani ricordano ancora come ex Pier Lombardo, ha voluto tuffarsi al di là dei confini del proprio teatro, per riscoprire e riportare in vita gli spazi del centro balneare Caimi.

Inizia come uno storytelling la conferenza dedicata all’apertura di questa piscina restaurata e rimessa a disposizione del pubblico milanese. Andrée Ruth Shammah ripercorre le tappe del suo avvicinamento al teatro, dei lavori che l’hanno vista coinvolta nel recupero di un vecchio palcoscenico bagnato dall’acqua piovana penetrata dal tetto, della ristrutturazione e dell’ampliamento degli spazi della Fondazione Pier Lombardo, nata nel 1996 e che oggi ha voluto accogliere sotto la sua ala un progetto apparentemente poco affine a quello del teatro, ma che ha invece una funzione culturale e sociale importante per il territorio. Oggi le scene del Parenti non sono più bagnate dai danni strutturali del tempo, ma dal rinnovamento di un luogo che è stato restituito ai cittadini.

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A credere e partecipare a questo progetto numerosi sostenitori, pubblici e privati, in primis Comune di Milano e Regione Lombardia, poi soprattutto i donatori: Bolton Group, di Joseph Nissim, ringraziato calorosamente dalla Shammah, Pirelli e Limonta Sport tra gli altri. La realizzazione è stata affidata alla Ricci Spa. Infinite sono anche le figure professionali che hanno contribuito allo sviluppo del progetto: l’Architetto Michele De Lucchi, insieme al suo team, ha disegnato il nuovo centro, l’arredamento degli spazi è stato poi pensato dal “maestro di giardino” Didier Berruyer, con l’appoggio e la fantasia di Milly Moratti e delle Amiche delle Rose, da Michele Canditone e Costanza Rampello che hanno coordinato il progetto, da Gian Maurizio Fercioni che realizzerà il fondale.

Tutte persone, professionisti, amici che la Shammah, direttrice artistica della nuova Caimi, ringrazia dal palco della Sala Grande del suo teatro, affiancata da attori, registi e drammaturghi giovani che sono “quelli che fanno il teatro”. Le anime del Franco Parenti, insieme a quegli spiritelli del passato che secondo Andrée ancora abitano questo teatro, hanno reso omaggio ai finanziatori che hanno permesso che anche un nuovo progetto prendesse vita, ne infondesse di nuova alla Fondazione, perché “a questi spazi vogliamo dare soprattutto un futuro”.

Il centro balneare Caimi, da oggi rinominato Bagni Misteriosi, sarà animato da bar e ristoro gestiti dall’impresa esterni, da vent’anni attiva a Milano, fondatrice di un posto in Cascina Cuccagna e oggi, qui, pronta ad aprire un posto incredibile. Insieme al ristoro danno colore e suono alla piscina il murales di Glenini in via Pier Lombardo e la colonna sonora del sound designer Matteo Ceccherini.

Esiste già un programma dell’attività artistica di quella che è stata denominata Palazzina. Tra gli appuntamenti uno spettacolo di Andrée Ruth Shammah con Eva Riccobono, tratto da Impressioni di follia di Anna Kavan, Dignità autonome di prostituzione di Luciano Melchionna, e un Riccardo III sperimentale di Filippo Timi. È prevista inoltre l’apertura di un’Accademia di teatro en plein air, preceduta a settembre da un workshop propedeutico.

È un po’ senza voce e un po’ con il suo consueto abito di padrona di casa, entusiasta e appassionata, che Andrée Ruth Shammah presenta una nuova stagione del progetto in cui ha iniziato a credere nel 1972. È lei che si rimbalza con Marco Tronchetti Provera il merito di aver fatto spuntare la luna in un giorno di pioggia, è lei che secondo Alberto Foà, Presidente di AcomeA, ha saputo gestire con atteggiamento laico il teatro e le sue collaborazioni, è di lei che l’amico Joe Nissim dice “sa far partecipare le persone”. Ma sono anche tutti quelli che hanno contribuito al progetto Bagni Misteriosi che possono essere, con lei, soddisfatti di aver dato continuità alla vita della piscina, del quartiere, della città, dei cittadini.

Il contagio citato all’inizio da Andrée Ruth Shammah è arrivato a tutti i promotori dell’impresa, riuscita, diciamolo, perché la piscina è meravigliosa, e ha fatto comprendere come questo progetto possa essere strettamente legato a quello della promozione culturale di un teatro e inclusivo nei confronti di un pubblico ampio (la piscina rimarrà comunale e gestita da Milano Sport).

Certo, la Fondazione Pier Lombardo ha fatto un tuffo dove l’acqua è più blu, ma senza tradire l’anima del suo teatro. E allora no, non piangere salame: da oggi ci possiamo tuffare anche noi, seguendo l’esempio del direttore d’orchestra della serata inaugurale, ma questa è un’altra storia.

 

Bagni Misteriosi

via Botta 18, Milano

Periodo di apertura

30.06.16 | 10.09.16

da lunedì a domenica – martedì chiuso

Orario apertura al pubblico

dalle 10.00 alle 18.00 (ultimo ingresso 17.30)

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