La lezione di storia di Matthew McConaughey, ribelle da Oscar nel Mississippi dell’800

In Cinema

“Free state of Jones” di Gary Ross, ambientato nel Sud degli Stati Uniti d’America durante la Guerra Civile, racconta la ribellione di un valoroso contadino che riunisce un esercito di bianchi e neri decisi a ottenere uguali diritti per tutti. E a combattere il governo che ha scatenato il più sanguinoso e ingiusto dei conflitti, utile a difendere le proprietà, l’onore dei più ricchi, ma combattuto soltanto dai più poveri

Si spengono le luci ed inizia la lezione di storia americana di Gary Ross, Free state of Jones, un film ambientato in piena Guerra civile, che si allontana però da quel conflitto spietato combattuto dal 1861 al 1865 fra gli Stati Uniti e gli Stati Confederati d’America, per ripercorrere con dovizia di particolari e fedeltà storica l’importante, fondativa ribellione che scoppiò proprio in quegli anni nella Contea di Jones, Mississippi, grazie al suo eroico leader Newton “Newt” Knight, interpretato magistralmente sullo schermo dal premio Oscar, per Dallas Buyers ClubMatthew McConaughey.

Newt è un povero contadino del Sud che come tanti chiamati alle armi obbedisce al suo Paese, ma tra le tende dell’infermeria, in trincea e sul campo costellato da corpi mutilati e feriti destinati a morire perché semplici soldati, si rende conto che è soltanto una guerra voluta dai ricchi per ristabilire il proprio potere, e fatta combattere ai poveri. Uomini, ragazzi, sono vittime inconsapevoli prive di qualunque preparazione militare, costrette ad affrontare il conflitto più cruento di tutta la storia americana, che esonerava dall’arruolamento solo chi possedeva almeno venti schiavi, conferma tangibile del fatto che fosse una guerra per difendere e salvaguardare gli interessi economici dei proprietari terrieri.

 

Newt è un infermiere dell’esercito confederato, e anche lui come tanti altri rischia di morire per combattere la guerra di un altro e difendere l’onore dei padroni, che in quella società si misurava con il numero di schiavi posseduti. Giunto al limite della sopportazione, quando tra le braccia gli muore il nipote di soli 14 anni, Knight decide sì di rischiare la vita, ma stavolta per sua scelta, disertando e abbandonando l’esercito. Tornato nella contea di Jones, riesce in poco tempo a raggruppare un discreto numero di uomini, donne e bambini, bianchi e neri, uniti, per la prima volta nella storia, in un “esercito” armato che marcia contro il governo per levare il potere alla classe dirigente “democratica” che non li rappresenta e li sta impoverendo sempre di più.

Privo di retorica, ben diretto con un’altra interpretazione da Oscar all’attivo, Free state of Jones riporta in primo piano una pagina di storia importante, ma soprattutto racconta con ammirazione la vita di un uomo, un eroe che forse in pochi conoscono, che ha segnato una svolta epocale nella storia dei diritti dell’essere umano. Il coraggio, la determinazione di Newt di innescare una rivolta contro l’esercito confederato, si rivela l’unico, anche se estremo rimedio contro un’oppressione insostenibile.

«Un uomo è sempre un uomo, ha due gambe, due braccia, è sempre un uomo…Nessun uomo deve essere un negro (nigger,nel senso di schiavo, sfruttato) per qualche altro uomo», proclama lui nell’atto di fondazione della Contea Libera di Jones, stabilendo i principi cardine della prima comunità multietnica dell’800, in cui i valori fondamentali di giustizia, libertà, uguaglianza dovevano essere raggiunti attraverso il rispetto, la tutela dei diritti naturali dell’uomo. Newton fu il primo bianco a scegliere come compagna una donna di colore e a riconoscere, ammirare il coraggio, la grandezza di quegli uomini considerati inferiori, che per tutte le ingiustizie subite avrebbero avuto potuto nutrire sentimenti di risentimento e odio, e invece chiedevano solo di essere riconosciuti come uomini liberi.

Free state of Jones racconta un’utopia, un sogno mai completamente realizzatosi in America, un paese dove gli uomini, nel corso della Storia, hanno sempre vissuto in bilico, divisi tra sogno e realtà, speranza e disperazione, fra l’essere nigger o aver diritto alla libertà. Le idee e i valori che spingono Knight a ribellarsi al potere erano decisamente moderne, rivoluzionarie a metà ‘800, ma si rivelano sorprendentemente attuali oggi, di fronte a politici che istigano ancora all’odio razziale, in una società che si vanta per il suo progresso ma dove purtroppo spesso accadono episodi di violenza, discriminazione, prevaricazione.

Al regista e sceneggiatore Gary Ross va il merito di aver dato voce e volto a un eroe, e di aver puntato l’occhio della cinepresa su un momento fondamentale della Storia, dal quale non si può prescindere: Free state of Jones è una vera testimonianza, ci dice qualcosa in più sulle vicende e i personaggi di quegli anni.

Free State of Jones di Gary Ross con Matthew McConaughey, Gugu Mbatha-Raw, Mahershala Ali, Keri Russell, Brian Lee Franklin, Donald Watkins, Christopher Berry

 

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