Un’estate al ritmo di musica/2

In Musica

Tanti appuntamenti imperdibili, grandi festival e chicche da non lasciarsi sfuggire: i nostri consigli per le vostre vacanze musicali. Questa settimana è di scena la classica

La classica d’estate risuona all’aria aperta, o alla peggio in teatri e sale da concerto spuntati miracolosamente tra boschi, montagne o litoranee inaspettate. Ecco gli appuntamenti musicali più interessanti scelti tra i festival di classica dei prossimi due mesi.

 

PER CHI RESTA IN ITALIA

Macerata Opera Festival: dal 21 luglio al 14 agosto
Quest’anno il tema festival è l’Oriente, mai così vicino alle Marche come per la nuova opera Shi (si faccia) commissionata a un maceratese su un altro maceratese: il compositore Carlo Boccadoro mette in musica le avventure del missionario Matteo Ricci, sinologo del Seicento nella Pechino dei Ming. Da segnarsi poi il debutto nella regia d’opera per il duo Ricci/Forte con Turandot di Puccini, così come è pucciniano il ritorno del soprano uruguayano Maria José Siri nel ruolo di Cio-Cio-San, protagonista di Madama Butterfly, stavolta non nella versione composer’s cut presentata da Riccardo Chailly alla Scala – regia di Nicola Berloffa accompagnato per le scene da Fabio Cherstich.

Festival lirico all’Arena di Verona: fino al 27 agosto
Non solo prevedibili Tosche, Butterfly e Aide, a parte la non prevedibile Aida della Fura dels Baus (nel video un Flauto Magico realizzato dalla compagnia catalana nel 2003), ma anche un curioso Nabucco risorgimentale del regista Arnaud Bernard sta facendo discutere, soprattutto grazie all’imponente ricostruzione dello scenografo Alessandro Camera di esterni e interni della Scala di Milano.

 

Festival della Valle d’Itria: dal 14 luglio al 4 agosto
Edizione dedicata al critico, musicologo, vociologo Rodolfo Celletti nel centenario della sua nascita, con scelte di titoli in linea con le sue ricerche di chicche belcantistiche. Oltre al vivaldiano Orlando Furioso diretto da Diego Fasolis con i Barocchisti, da segnalare il progetto Altri canti d’amor dai madrigali di Claudio Monteverdi, con regia del bravo Giacomo Ferraù insieme alla sua compagnia Eco di Fondo. Ferdinando Sulla dirige Le donne vendicate di Niccolò Piccinni da Carlo Goldoni con regia goldoniana doc di Giorgio Sangati, che con le sue Donne gelose dark viste al Piccolo ha già reinserito Goldoni nella scia di Fassbinder. E ancora la semiseria Margherita D’Anjou di Giacomo Meyerbeer, mai così italiano come in questo titolo storico debuttato alla Scala nel 1820, sul podio il direttore musicale del festival Fabio Luisi e regia di Alessandro Talevi.

Rossini Opera Festival: dal 10 al 22 agosto
Una nuova produzione, la tragédie lyrique Le siège de Corinthe diretta da Roberto Abbado con un progetto di regia della Fura dels Baus, oltre a due riprese: il semiserio titolo Torvaldo e Dorliska nell’edizione di Mario Martone e la buffa Pietra del paragone con regia di Pier Luigi Pizzi.

I suoni delle Dolomiti: fino al 31 agosto
A volte la melomania e il trekking si incontrano: quando avviene bisogna correre in Trentino per inseguire, tra i tanti appuntamenti, il violoncello di Mario Brunello che suonerà insieme alla Kremerata Baltica – fondata da Gidon Kremer -, oltre che il primo oboe dei Berliner Philarmoniker Albrecht Meyer con l’Ensemble Zandonai.

Infine si ha fino al 16 luglio per gli ultimi appuntamenti del Festival dei Due Mondi di Spoleto, oltre al concerto di chiusura di Riccardo Muti con l’Orchestra Giovanile Luigi Cherubini, finite le repliche di Don Giovanni con regia del direttore del festival Giorgio Ferrara, rimangono le repliche della nuova opera commissionata ad Alberto Colla con regia del collaudato duo Paolo Gavazzeni e Piero Maranghi: Delitto e Dovere dal racconto di Oscar Wilde Il delitto di Lord Arthur Savile, che si potrà rivedere al Teatro Coccia di Novara il prossimo 27 ottobre. Interessanti appuntamenti anche al Ravello Festival e, nel cuore delle Alpi Svizzere a pochi chilometri dal confine italiano, al Festival di Verbier.

 

PER USCIRE DAI CONFINI

Salzburger Festspiele: dal 21 luglio al 31 agosto
Forse il più importante festival al mondo, Salisburgo quest’anno offre il debutto di Anna Netrebko in Aida, con Riccardo Muti sul podio. La clemenza di Tito con regia punk di Peter Sellars e direzione di Teodor Currentzis, che si concede una pausa dalla sua autoreclusione in Siberia. E a proposito di Siberia, per chi ha la fortuna di trovare un biglietto c’è un’imperdibile Lady Macbeth del Distretto di Mcensk diretta da colui che meglio al mondo può dirigere Šostakovič: Mariss Jansons.

Festival International d’Art Lyrique d’Aix-en-Provence: fino al 22 luglio
Da segnalare la rarissima Erismena di Francesco Cavalli, tra i maggiori compositori del Seicento, omaggiato anche al Festival di Glyndebourne con una apprezzatissima Hipermestra con regia di Graham Vick. Edizione di lusso per The Rake’s Progress, l’opera di Stravinskij ispirata al ciclo del pittore inglese William Hogarth con libretto di Auden e Kallman: la regia è del grande Simon McBourney, la direzione di Eivind Gullberg. Il regista russo Dmitri Tcherniakov riscrive le parti dialogate di Carmen, rileggendo la vicenda attraverso gli occhi di Don José. Infine una commissione: il compositore belga Philippe Boesmans omaggia Pinocchio di Carlo Collodi, curiosamente lo stesso anno dello spettacolo di Antonio Latella al Piccolo. Libretto e regia sono di Joël Pommerat, che ha già presentato nel 2008 una sua versione di prosa al Théâtre de l’Odéon.

I wagneriani più instancabili possono tentare con la nuova produzione del Bayreuther Festspiele dei Meistersinger von Nürnberg diretta da Philippe Jordan, anche se può essere più accessibile per prezzi e prenotazioni il nuovo Lohengrin del Festival del Tirolo di Erl, interamente curato dal nume tutelare Gustav Kuhn. Importanti infine gli approfondimenti sinfonici di Riccardo Chailly al Festival di Lucerna, di cui è direttore, tra Mendelssohn, Strauss, Stravinskij e Čajkovskij.

 

Immagine di copertina di Larisa Birta

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