Chitarra e pennello. Il concerto dipinto di Colapesce

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Visti all’Arci Bellezza, il cantautore e l’illustratore Alessandro Baronciani hanno dato vita a un concerto singolare. E molto colorato

Bella idea, quella del concerto disegnato. Colapesce (alias Lorenzo Urciullo) e Alessandro Baronciani hanno terminato venerdì 22 gennaio all’Arci Bellezza di Milano una tournée fatta proprio delle canzoni poetiche e quasi minime del cantautore siciliano e dei disegni eseguiti “in diretta” dall’illustratore, che diventano la marcia in più dello spettacolo.

La coppia, in realtà, funziona benissimo anche nel fumetto. Giusto l’anno scorso insieme hanno pubblicato la graphic novel La distanza (BAO Publishing), scritta da Colapesce e ovviamente illustrata da Baronciani. Le storie di Colapesce sono fatte di parole pennellate, frasi apparentemente non collegate che poco alla volta creano un quadro, non sempre nitido, ma assolutamente capace di raccontare sensazioni e pensieri.

Una specie di flusso di coscienza diviso per piccole frasi che funziona anche nei testi delle canzoni, che danno a Colapesce la dimensione del song writer di qualità dopo solo due album all’attivo. Brani come Satellite (cantata con Meg) e Talassa (dal primo album Un meraviglioso declino) piuttosto che Reale o Maledetti Italiani (dal secondo lavoro Egomostro) gli hanno regalato un buon successo di nicchia in Italia e la stima di giornalisti inglesi e francesi, tanto che il Guardian e Le Monde si sono mossi per definirlo la nuova frontiera della canzone d’autore italiana.

Il limite dal vivo poteva essere il fatto che “Cola” si esibisce solo con voce e chitarra, dando alle canzoni una veste sonora alla lunga un po’ povera, facendo rimpiangere in certi casi i suoni e gli arrangiamenti degli album, dove suonano basso chitarra batteria e altro. Colapesce si dà da fare con pedaliere varie, ma alla lunga qualcosa manca.

Però il piacere di seguire i disegni dal vivo di Baronciani consente allo spettacolo di rimanere fresco e piacevole, anche perché le tavole che nascono “live” si inseriscono perfettamente nelle canzoni, creando una multimedialità naif assolutamente godibile e ironica. E i due dialogano in vari modi, giocando con piacere ad incrociare le reciproche arti.

Pubblico felice e partecipe per un esperimento che meriterebbe un seguito con qualcosa di più, magari una possibile interazione con il video. In ogni caso bell’esperimento, riuscito grazie alla sensibilità e all’ironia dei due autori, bravi anche a citare i maestri: Colapesce ha coverizzato Don Giovanni di Lucio Battisti, Baronciani ha giocato con illustrazioni di grandi disegnatori (da Altan a Pratt) per provare a disegnare… proprio Colapesce.

Meno male che qualcuno si inventa ancora delle cose piccole, belle e magiche come un concerto disegnato.

Colapesce/Baronciani Concerto disegnato all’Arci Bellezza di Milano

Immagine di copertina © Alessandro Baronciani

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